PESCA, MARETTI: BENE PER L'ITALIA IL NEGOZIATO IN COMMISSIONE AGRIFISH GRAZIE ALL'AZIONE DEL MINISTRO LOLLOBRIGIDA
Pesca e acquacolturaBene il negoziato in Agrifish per le possibilità di pesca dell'Italia nel 2025
Cristian
Maretti (presidente Legacoop Agroalimentare): "Un risultato ottenuto
grazie all'azione diplomatica del ministro Francesco Lollobrigida e del lavoro
della Direzione generale e della rappresentanza permanente a Bruxelles"
ROMA, 11 dicembre 2024 - "Sono positive le nuove norme Ue che
mitigano le riduzioni e incideranno in maniera minore sulla pesca italiana. Un
risultato frutto dell'impegno del ministro Francesco Lollobrigida e di un lungo
e complesso negoziato, del lavoro diplomatico svolto dallo stesso ministro
Lollobrigida con il lavoro dello staff della Direzione generale e della
rappresentanza permanente a Bruxelles", commenta Cristian Maretti
presidente di Legacoop Agroalimentare che ha seguito i negoziati del Consiglio
Ue agricoltura e pesca (Agrifish).
Cosa prevedono le nuove norme. La proposta
inizialmente avanzata dall'esecutivo Ue prevedeva il 38% di riduzione dei
giorni di pesca per il 2025 per l'intera area coperta dalle GSA 9, 10 e 11 (da
Imperia a Trapani, Sardegna inclusa) per gli attrezzi trainati, ovvero lo
strascico. Previsto anche un taglio della quota gambero viola e del gambero
rosso rispettivamente del 18% e del 29% rispetto al livello 2024. Inoltre erano
previste altre misure che interessano alcuni sistemi di pesca del nasello, con
l'introduzione per la prima volta di un limite di cattura. «Al termine del
Consiglio Agrifish i risultati, invece, sono stati tali da evitare il peggio
per la nostra pesca. È stato possibile contenere i danni», continua Maretti.
Alla base della decisione presa c'e' una articolata serie di misure
di compensazione grazie alle quali l'Italia potrà di fatto annullare l'intero
taglio proposto dalla Commissione Ue. Sarà solo del 6% il taglio della quota di
gamberi di profondità, sia viola che rosso. Si tratta di percentuali che
avranno un impatto pressoche' neutro sulla flotta coinvolta.
Inoltre sarà solo del 13%, invece del 25% proposto, il taglio dei
giorni di pesca per i palangari. Per il nasello, dal 2025 ci sarà un tetto alle
catture pari a 261,5 tonnellate. Quanto alle altre aree di pesca (Adriatico,
Ionio, canale di Sicilia e mare di levante) restano valide le decisioni assunte
in ambito Fao/Gcpm adottate un mese fa. "E' stata imposta una riduzione che
interessa la pesca con attrezzi da posta per la cattura del nasello che va ad
intaccare la piccola pesca. Per questo diventa importante istituire un tavolo
ministeriale di lavoro per dare attuazione al piano di azione della piccola
pesca previsto dalla Fao e che e' stato sottoscritto anche dal governo
italiano", conclude Maretti.