VINO, RIGOTTI: "OCCORRE SOSTENERE CON CORAGGIO LA RICERCA GENETICA PER POTER IMMAGINARE UN NUOVO MODELLO DI VITICOLTURA"

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Se ne parlerà il 19 novembre a Mezzacorona durante un convegno che metterà in luce gli strumenti messi in campo dalla ricerca genetica, ma anche gli ostacoli normativi e le tempistiche

Roma, 17 novembre 2022 - "Le sfide imposte dal cambiamento climatico in atto e dagli orientamenti della politica europea in materia ambientale impongono una riflessione per promuovere, anche rispetto al ruolo della ricerca genetica nel settore vitivinicolo, un approccio innovativo e strategico. I produttori sono già impegnati a mitigare l'impatto dei cambiamenti climatici e preservare l'ambiente ma serve un rapido cambio di passo e scelte politiche coraggiose che consentano di avviare programmi di ricerca e di sperimentazione in campo delle tecnologie di evoluzione assistita, come genome editing e cisgenesi". Lo ha detto Luca Rigotti, Coordinatore del settore vino di Alleanza Cooperative, in vista del convegno dal titolo "Il ruolo dell'innovazione genetica per un nuovo modello di viticoltura: strumenti, ostacoli e tempistiche" che si terrà presso il Gruppo Mezzacorona il prossimo 19 novembre (l'evento potrà essere seguito anche in diretta sulla pagina facebook https://www.facebook.com/alleanzacooperative.it)

Durante il convegno - organizzato dal settore vitivinicolo di Alleanza Cooperative Agroalimentari e da UGIVI, l'Unione dei Giuristi della Vite e del Vino - saranno discussi, sotto il profilo politico, tecnico e giuridico, i due spazi di lavoro considerati strategici per migliorare il patrimonio genetico della vite: il primo e' relativo all'ottenimento delle nuove varietà resistenti/tolleranti alle principali malattie della vite, un ambito già concretamente applicabile per la produzione dei vini Igp ma che potrà essere promosso anche per i vini Dop, nonche' la possibilità di poter andare avanti anche sul fronte delle tecnologie genetiche.

"Sono temi strategici per il futuro della viticoltura e occorre sollecitare il dibattito a tutti i livelli - ha proseguito Rigotti - anche considerando gli obiettivi indicati dal Green Deal, dalla strategia Farm to Fork e da ultimo dalla proposta di regolamento sull'uso sostenibile dei fitofarmaci. La Commissione Ue chiede ai produttori di ridurre l'impiego dei fitofarmaci ma gli obiettivi indicati sono di fatto non realizzabili, perche', oltre ad un calendario adeguato per raggiungere i nuovi e ambiziosi traguardi, non e' possibile percorrere questa strada senza strumenti innovativi e alternativi così come e' indispensabile una ricerca scientifica mirata e la possibilità di sperimentare le nuove tecnologie in campo".


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