Pesca: fiscalità, welfare e indennizzi per battere caro energia ed evitare nuovo stop - A chiederlo l'Alleanza Cooperative che nel pomeriggio incontra il sottosegretario Battistoni
Pesca e acquacolturaRoma, 23 maggio 2022 - Una fiscalità più leggera grazie al credito di imposta, accesso agli ammortizzatori sociali come la Cisoa. E ancora, indennizzi per chi ferma l'attività perche' e' diventato troppo caro uscire in mare. Queste le principali richieste dell'Alleanza delle cooperative Italiane pesca che oggi pomeriggio incontrerà il sottosegretario Battistoni per affrontare le gravi difficoltà che sta vivendo il settore a causa del caro carburante. "Per evitare un nuovo blocco della pesca italiana e l'assenza sui mercati di prodotto ittico nazionale fresco, e' fondamentale agire in fretta. Interventi necessari non solo per affrontare un presente difficile ma per scongiurare la chiusura di molte attività. La pesca ha bisogno di un ricambio generazionale non di serrate definitive", commenta l'Alleanza che parteciperà all'incontro insieme ad una rappresentanza dei propri associati.
Le scadenze fiscali si susseguono e le imprese di
pesca non possono ancora beneficiare del credito d'imposta previsto
dall'Articolo 18 del DL 21 del 21 marzo 2022, dal momento che l'Agenzia delle
Entrate non ha potuto rilasciare i codici di compensazione.
"Chiediamo soluzioni rapide che alleggeriscano il
carico tributario e contributivo, a cominciare dal rinnovo del credito
d'imposta anche per il secondo semestre 2022, lasciato fuori dal governo nel
nuovo decreto varato per fronteggiare la crisi di imprese e famiglie",
sottolinea la cooperazione.
Sul fronte del welfare viene chiesta invece la
convocazione urgente di un tavolo tecnico per l'attivazione della CISOA pesca,
attualmente rimasta inutilizzabile nonostante le imprese versino il contributo
da febbraio di quest'anno. All'Europa l'Alleanza chiede più risorse per
affrontare l'emergenza e di rendere accessibile a tutti i paesi europei la
procedura di fermo volontario per quelle realtà produttive dove i costi di
gestione superano i ricavi. E visto che non ci sono solo i rincari energetici a
creare difficoltà alle imprese di pesca, la cooperazione chiede interventi straordinari
mirati a lenire gli effetti della perdita di redditività causata dai violenti
fenomeni di mucillagine e di meduse che stanno colpendo la costa Nord Adriatica
e che hanno ulteriormente aggravato la condizione del settore.