Alleanza Cooperative Pesca: chiuso il Consiglio dei ministri a Bruxelles dopo una maratona di quasi 48 ore.
Pesca e acquacolturaEvitato il peggio per le nostre marinerie.
Comunicato stampa
Alleanza Cooperative Pesca: chiuso il Consiglio dei
ministri a Bruxelles dopo una maratona di quasi 48 ore.
Evitato il peggio per le nostre marinerie.
Roma, 14 dicembre 2021 - Dopo una maratona durata le intere
giornate di domenica e lunedì, comprese le notti, si e' finalmente concluso il
Consiglio dei ministri Ue. Sul tavolo dei 27 governi la proposta della
Commissione europea sulle possibilità di pesca per il 2022. In attesa di
conoscere nel dettaglio le misure adottate, possiamo sin d'ora manifestare apprezzamento
per l'intenso lavoro negoziale portato avanti dal Sottosegratario Battistoni e
dall'intera squadra ministeriale che ha consentito di limitare i danni per le
nostre imprese e cooperative.
In breve possiamo dire che le restrizioni saranno inferiori
rispetto a quelle già note e che si traducono nei cd "fermi aggiuntivi".
Ricordiamo che, secondo la proposta iniziale della
Commissione Ue, il prossimo anno avremmo potuto dover fare i conti con
stringenti misure di gestione sullo strascico, comprese l'apertura delle maglie
e la creazione di nuove aree chiuse alla pesca, sui gamberi (con una riduzione
di oltre il 20% del livello massimo di produzione sbarcabile) e su altri
sistemi di pesca, quali i palangari.
Fermo restando l'obiettivo della piena sostenibilità da
raggiungere al massimo entro il 2025, grazie al lavoro del governo italiano le
nostre imbarcazioni (che praticano la pesca a strascico) per il 2022 saranno
chiamate a restare in porto solo fino a un massimo di 4 giorni in più rispetto
al 2021.
Un risultato tutt'altro che scontato fino a qualche
settimana fa.
Resta tuttavia necessario concorrere tutti quanti assieme a
definire nuovi modelli di gestione rispetto a quelli oggi descritti nei
regolamenti europei, se vogliamo uscire dal tunnel della mera riduzione dei
giorni di lavoro a mare.
La sostenibilità della pesca passa, secondo noi, anche
attraverso altri paradigmi.
Per completare l'ottimo lavoro sin qui svolto, chiediamo al
Governo di attivare quel tavolo di crisi che proponemmo in occasione degli
Stati generali di Catania per definire un ventaglio di ipotesi attraverso le
quali traghettare la nostra pesca nel domani.