DDl "Salvamare": Alleanza delle Cooperative e WWF, norme più semplici e più chiare per un mare libero da rifiuti.
Pesca e acquacoltura
COMUNICATO
STAMPA
Alleanza
Cooperative Pesca e WWF
DDl "Salvamare":
Alleanza delle Cooperative e WWF, norme più semplici e più chiare per un mare
libero da rifiuti.
Semplificare la vita ai pescatori
per eliminare i rifiuti. Occorre chiarezza nella classificazione dei rifiuti
Ambientalisti
e pescatori sulla stessa "barca" per ripulire il mare dai rifiuti. Il WWF
e l'Alleanza delle Cooperative pesca scrivono ai ministri Costa e Bellanova per
chiedere modifiche al cosiddetto DDl "Salvamare" ora all'esame del Senato. Correttivi
necessari per favorire la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti pescati
accidentalmente in mare durante le attività di pesca.
«Allo
stato attuale – spiegano il WWF e Alleanza Cooperative Pesca – i rifiuti
accidentalmente pescati sono considerati come prodotti dalle navi e dunque
classificati come rifiuti speciali. Una classificazione che introduce un regime
troppo complicato a
carico delle imprese di settore, costringendo i pescatori a dover sopportare inutili oneri
amministrativi e gestionali».
L'associazione
ambientalista e i rappresentanti della pesca invece chiedono di qualificare con
chiarezza i rifiuti accidentalmente pescati come rifiuti urbani, come già il
legislatore ha fatto alla Camera per quelli pescati nelle acque
interne, così da favorire la raccolta e dare un contributo concreto alla
pulizia dei mari.
Da
fissare, secondo WWF e Alleanza, regole precise dal recupero, al trasporto,
fino allo smaltimento dei rifiuti, da definire anche con appositi accordi o convenzioni, garantendo
la completa tutela ambientale e sanitaria, per i pescatori e il pescato, ma
soprattutto occorre attrezzare i porti italiani con sistemi di raccolta o punti
di deposito. «Un sistema di raccolta oggi deficitario se non del tutto assente
se si pensa alle acque interne. La battaglia per un mare più pulito passa anche
da regole più semplici che agevolino il compito dei pescatori di "sentinelle"
del mare» concludono l'Alleanza delle Cooperative e il WWF.