ALLEANZA COOPERATIVE PESCA: L'EMERGENZA CORRE MA LA PESCA È FERMA

Pesca e acquacoltura

ALLEANZA COOPERATIVE PESCA: L'EMERGENZA CORRE MA LA PESCA È FERMA
 
Roma, 11 marzo 2020 - Mentre l'effetto della pandemia continua a colpire duramente il settore, con la domanda ridotta di oltre il 50% e la flotta che lavora a scartamento ridotto, la politica di sostegno del Governo tarda a far sentire i suoi effetti: CIGD e FIS ancora non arrivano nelle tasche dei pescatori dipendenti mentre quelli  autonomi sono ancora  esclusi da qualsiasi sostegno e le imprese non ricevono liquidità dalle banche che considerano non sufficienti le garanzie offerte dallo Stato. Su questo sfondo sono due i salvagenti di cui potrebbe usufruire il settore: il fondo ex Art 78 del Cura Italia e i fondi europei del FEAMP già modificati ad hoc per indennizzare chi si e' dovuto fermare per l'emergenza. Purtroppo entrambi richiedono Decreti Ministeriali che tardano ad arrivare e che comporteranno tempi non brevi, sia per passaggi burocratici contenuti nella norma (intesa della Conferenza Stato-Regioni) sia perche' proprio in questo periodo il Direttore Generale della Pesca e dell'Acquacoltura non e' nel pieno dei suoi poteri, e questo non aiuta. Inesistente il confronto con la categoria e qualsiasi consultazione con le Associazioni professionali; anche il decreto sul tonno, il più importante comparto della Pesca italiana sul piano economico, e' stato pubblicato senza alcuna interlocuzione preliminare. Vanno inoltre a rilento le istruttorie sulle domande di pagamento del fermo pesca effettuati nel 2018 e 2019 che per essere accelerate richiederebbero solo un irrobustimento, anche temporaneo, dell'organico come chiesto da tempo dall'Alleanza.



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