DDL MONTAGNA, MARETTI: E' UN SEGNALE POSITIVO. LA COOPERAZIONE PUO' ESSERE VINCENTE PER CONNETTERE AGRICOLTURA, TERRITORIO, TURISMO

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11 settembre 2025

Legacoop Agroalimentare accoglie il ddl Montagna come un passo cruciale per le aree interne

 

Cristian Maretti (presidente Legacoop Agroalimentare): "Il ddl Montagna e' un segnale positivo in una ripartenza di "pensiero strategico" su queste aree in difficoltà. C'e' un enorme lavoro da fare e la cooperazione può rappresentare una modalità operativa vincente per connettere agricoltura, territorio, attività turistiche e culturali e commerciali per sostenere maggiormente le comunità non attraverso fondi a pioggia"

 

ROMA 11 settembre 2025 - Legacoop Agroalimentare esprime il proprio sostegno al disegno di legge Montagna, diventato legge ieri sera con il "si"' definitivo del Senato, un segnale positivo e un primo, fondamentale passo verso una nuova strategia di sviluppo per le aree collinari e montane d'Italia.

Un tema molto sentito, tanto che il presidente di Legacoop Agroalimentare, Cristian Maretti sottolinea proprio l'importanza di questo provvedimento per affrontare le difficoltà strutturali che affliggono da tempo queste zone. "Il disegno di legge contiene un emendamento che avevamo condiviso con il coordinamento forestale Legacoop Agroalimentare. Una grande parte del nostro territorio nazionale collinare e montano vive, non da ora, grandi difficolta"', sottolinea Maretti. "Il ddl Montagna e' un segnale positivo in una ripartenza di "pensiero strategico" su queste aree in difficoltà. C'e' un enorme lavoro da fare e la cooperazione può rappresentare una modalità operativa vincente per connettere agricoltura, territorio, attività turistiche e culturali e commerciali per sostenere maggiormente le comunità non attraverso fondi a pioggia, ma facendo ripartire dei processi economici sostenibili e duraturi".

Il ddl Montagna prevede circa 200 milioni di euro l'anno a favore dei Comuni montani per sanità (40 milioni) e istruzione (20 milioni) ma anche interventi a sostegno dell'agricoltura, dei servizi digitali, della mobilità, del turismo, e di contrasto dello spopolamento.

Montagna e aree interne: gestione attiva per avere lavoro e reddito. La questione della montagna e delle aree interne era uno dei punti del documento di mandato approvato dall'assemblea di Legacoop Agroalimentare che aveva portato, lo scorso ottobre, alla rielezione di Cristian Maretti a presidente. "La cooperazione - si legge - rappresenta uno strumento essenziale per il consolidamento dell'occupazione ed il mantenimento delle popolazioni residenti in questa vasta area del territorio nazionale, caratterizzata da fragilità ambientali e criticità socio-economiche ravvisabili anzitutto nell'abbandono, nello spopolamento e nella non gestione dei beni agro-silvo-pastorali. Proprio a partire dalla gestione attiva del patrimonio naturale le comunità locali possono trarre occasioni concrete di lavoro e di reddito, con la promozione e l'incentivazione di interventi di messa in sicurezza e valorizzazione del territorio nel settore forestale e idraulico-forestale".

Il documento, inoltre, specifica che strumenti Snai - Strategia Nazionale per le Aree Interne, legge sulla Montagna, ma anche Sfn Strategia Forestale Nazionale, Csr Complemento allo Sviluppo Rurale, Pnrr e Fondo Complementare al Pnrr, "dovrebbero contribuire ad attuare un programma di investimenti e di lavori pubblici finalizzato allo sviluppo socio-economico della montagna e in grado di determinare benefici per l'intera collettività e l'intero territorio anche non montano e urbanizzato". Tra i problemi da affrontare il "contrasto al cambiamento climatico e mitigazione dei suoi effetti, produzione per quantità e qualità di beni pubblici primari quali aria, acqua, energie rinnovabili".

Legacoop Agroalimentare si dichiara pronta a collaborare con le istituzioni e gli attori locali per contribuire all'implementazione delle misure previste dal decreto e mettere a disposizione l'esperienza e i valori della cooperazione per la rinascita economica e sociale delle aree montane italiane.

 




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