GRANO DURO - LEGACOOP AGROALIMENTARE - COOPERAZIONE E FILIERA PER VALORIZZARE IL SETTORE
NotizieStamani a DiviNazione Expo in corso di svolgimento a Ortigia - Siracusa, Legacoop Sicilia e Legacoop Agroalimentare hanno tracciato il quadro del settore cerealicolo. Presentati Sfinge e Circe due progetti innovativi di Probios.Si. Grano duro siciliano in
Grano,
un comparto da tutelare con la cooperazione e con le filiere
Cristian Maretti (presidente di Legacoop Agroalimentare): "C'e' l'esigenza
dell'introduzione di nuove misure economiche in grado di sostenere i
produttori. La cooperazione e' una straordinaria occasione per tutelare i
produttori e arginare la frammentazione attraverso l' aggregazione
cooperativa".
Filippo Parrino (presidente Legacoop Sicilia): "In Sicilia momento drammatico. La
necessità e' di individuare urgentemente tutte le misure in grado di dotare
l'isola di infrastrutture moderne e in grado di affrontare la situazione"
ROMA, 26 settembre 2024
- Il dramma che vive oggi il comparto cerealicolo a causa del cambiamenti
climatici si combatte con la cooperazione e la filiera. Ma anche con misure
economiche per sostenere il reddito degli agricoltori. Oltre che con
l'innovazione e la ricerca. Sono i temi che hanno fatto da filo conduttore
all'incontro "Cerali per il futuro?" promosso da Legacoop Sicilia e
Legacoop Agroalimentare all'interno di DiviNazione Expo del G7 di Siracusa e
che si e' tenuto stamani allo stand 115. L'iniziativa e' stata l'occasione per
fare il punto della situazione anche sui grani siciliani alla presenza del
sottosegretario all'Agricoltura Patrizio Giacomo La Pietra, del
presidente di Legacoop Agroalimentare, Cristian Maretti oltre che del
presidente di Legacoop Sicilia, Filippo Parrino.
Al centro del dibattito
le questioni, appunto, legate alle conseguenze del cambiamento climatico sulle
produzioni di grano e cereali. E nel suo intervento il presidente di Legacoop
Agroalimentare Cristian Maretti ha sottolineato come "il comparto
cerealicolo abbia l'esigenza dell'introduzione di nuove misure economiche in
grado di sostenere i produttori", ha detto. Ma quello che e' davvero importante,
«proprio in un momento di visione senza precedenti come quello attuale, e' che
la cooperazione rappresenta una straordinaria occasione per tutelare i
produttori e arginare la frammentazione attraverso l' aggregazione
cooperativa». Proprio per questo motivo "ho chiesto che nella dichiarazione
finale del G7 fosse messo in evidenza il ruolo della cooperazione per una equa
ripartizione del valore aggiunto delle filiere".
Il presidente di
Legacoop Sicilia Filippo Parrino ha ribadito "la preoccupazione per la
drammatica situazione che attraversa il comparto cerealicolo a causa della
siccità e dei cambiamenti climatici". Per questo, ha rilanciato al governo
siciliano, "la necessità di individuare urgentemente tutte le misure in grado
di dotare la Sicilia di infrastrutture moderne e in grado di affrontare la
situazione".
Il sottosegretario La
Pietra ha tenuto a precisare che il tema del grano e' per il governo una
questione prioritaria. Da qui la scelta dell'esecutivo di lavorare per la
fissazione del prezzo secondo tariffe uniche nazionali. Il sottosegretario si e'
inoltre soffermato sulla misura del cosiddetto Granaio Italia e sui
contratti di filiera, entrambi strumenti importanti per il settore. Infine il
senatore La Pietra ha parlato di misure finanziarie a sostegno degli
agricoltori attraverso l'intervento degli istituti di credito con la garanzia
di Ismea.
Il grano duro in
Sicilia, produzione in calo. Necessarie lavorare a varietà resistenti. Il 2024 e' risultato
essere un anno orribile per il grano duro siciliano con un raccolto in calo del
50% rispetto alle altre campagne a causa degli effetti del cambiamento
climatico. Ogni anno, sull'isola vengono prodotti 8 milioni di quintali del
cereale, mentre questa stagione non supereranno i 4 milioni. Inoltre la
previsione di semina per la prossima annata e' di circa 150mila ettari contro
una media di 280mila dal momento che gli agricoltori non trovano vantaggioso
produrre grano duro. Sono i dati diffusi durante l'incontro da Giuseppe
Russo dell'Istituto di ricerca Ballatore, che ha posto l'accento sulla
necessità "di sostenere le tecniche di ibridazione assistita (Tea) per arrivare
a nuove varietà resistenti". Russo ha anche parlato dell'importanza della
filiera con "Legacoop che ha fortemente sostenuto la nascita di un distretto
cerealicolo che raggruppa circa 100 aziende".
La tecnologia per
aiutare la tracciabilità del grano siciliano. Durante l'incontro di Ortigia sono stati
presentati i progetti Sfinge e Circe della cooperativa Probio.Si
che hanno come obbiettivo quello di qualificare la produzione di grano
siciliano in tema di sostenibilità e tracciabilità.
Sfinge punta a dotare la
filiera cerealicola di un Sistema Innovativo per la Certificazione della
Qualità dei Cereali in Sicilia (SIC-S) attraverso l'utilizzo della blockchain
per la tracciabilità di filiera.
Circe, invece, ha un
obiettivo più ardito, quello di validare una metodica per certificare le
produzioni ottenute con sfarinati di grani antichi. E al tempo stesso garantire
il consumatore in merito all'identità delle materie prime utilizzate e alla
presenza di specifiche molecole note per essere coinvolte nella sindrome del
colon irritabile associata al consumo di cereali. Una idea questa nata a suo
tempo dal Gal Isc Madonie nell'ambito del proprio Piano di Sviluppo Locale.