SEMINARIO SILVICOLTURA – BADIA PRATAGLIA 9 / 10 LUGLIO 2009

Conduzione terreni e forestale
27 luglio 2009

Le Cooperative agroforestali protagoniste dello sviluppo montano

Mille lavoratori forestali, in rappresentanza delle 5-6 mila maestranze socie delle 400 cooperative che operano nelle montagne italiane, organizzeranno la più grande concentrazione di forestali mai realizzata in Italia, al Capranica di Roma, nel prossimo autunno. Andranno a comunicare che la cooperazione forestale italiana organizza “il lavoro” in Montagna, che sarà tanto più stabile quanto più è certa e dotata finanziariamente la programmazione pubblica, visto che si tratta d’imprese del privato sociale che realizzano progetti di pubblica utilità. Il finanziamento della più grande infrastruttura del Paese, il territorio, da mettere in sicurezza attraverso la gestione sostenibile dei 10,5 milioni di ettari di boschi, il 30% del territorio italiano, le opere di manutenzione e la cura dei dissesti idrogeologici con i più moderni sistemi dell’ingegneria naturalistica, tutti settori oggi al centro delle grandi emergenze ambientali legate ai cambiamenti climatici, alla gestione delle risorse idriche, all’energia rinnovabile, all’innovazione, stabilizzerebbe l’occupazione esistente e creerebbe migliaia di nuovi posti di lavoro dando risposte, peraltro, a quanti sono oggi espulsi dal mercato del lavoro a causa della crisi in atto. I lavoratori forestali lavoreranno per un coinvolgimento degli interlocutori, istituzionali e non, affinché condividano questa strategia, legittimino questa esperienza di buone pratiche e si adoperino per stanziare le risorse necessarie. Parimenti costruiranno le opportune alleanze con gli altri soggetti della filiera forestale, accomunati da identico obiettivo.

Il Governo è, quindi, il primo interlocutore, con il ministro competente, Luca Zaia, ed il Parlamento ad iniziare dalle Commissioni Agricoltura e Foreste di Camera e Senato, a cui chiedere il finanziamento della più grande opera pubblica del Paese.

Lo strumento che individua azioni e priorità è rappresentato dal Pqsf - Programma quadro per il settore forestale, predisposto dal ministero delle Politiche agricole Forestali di concerto con il ministero dell’Ambiente ed entrato nella fase attuativa, dopo l’approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni, ed il prossimo insediamento del Comitato inter-istituzionale che, insieme all’Osservatorio forestale presso il Cnel, ne accompagneranno l’attuazione. Il Programma quadro definisce, rappresenta e condivide i principi di indirizzo internazionale e nazionale in materia forestale e funge da indirizzo ai Piani Forestali predisposti dalle Regioni, competenti esclusive in materia.

In quella sede, prospetteranno, inoltre, la modalità attraverso cui i forestali organizzati nelle cooperative, forti di venti-trent’ani di esperienza “in bosco”, intendono organizzarsi per passare da esecutori di progetti forestali a “gestori” del territorio. Attraverso l’Associazionismo forestale, daranno vita sul territorio a consorzi forestali che metteranno insieme proprietà, pubblica e/o privata, e lavoro, per costruire unità produttive economicamente gestibili, si organizzeranno per gestire la filiera bosco-energia, termica o elettrica, da mettere a disposizione del territorio, scuole, ospedali, locali pubblici e privati.

Queste sono le strategie definite a Badia Prataglia (Ar), nel cuore del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, a conclusione della due giorni organizzata dai Comitati di settore silvicoltura e multifunzionalità di Fedagri Confcooperative e Legacoop Agroalimentare, che ha visto la presenza dei dirigenti delle maggiori cooperative e consorzi regionali del settore. Lo strumento imprenditoriale per organizzare, e supportare le cooperative nei territori, una simile strategia è costituito dal Consorzio nazionale Appenninovivo Europa, lì rappresentato dal presidente Marco Scaltritti, la rete delle realtà regionali di maggiore presenza cooperativa, Piemonte, Toscana, Emila Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia, e da sempre espressione unitaria delle Centrali cooperative, dentro cui occorre concentrare le istanze tecnico-scientifiche espressioni del settore in un rapporto ravvicinato con la ricerca e con le Università per costruire quelle azioni di supporto al sistema, modelli gestionali replicabili ed organizzare, in modo efficace, la comunicazione di sistema. Appenninovivo Europa, quindi, come motore di promozione cooperativa nel settore. Le Centrali cooperative, attraverso i comitati di settore silvicoltura e multifunzionalità, presieduti da Gasper Rino Talucci per Fedagri Confcooperative e da Teodoro Bolognini per Legacoop Agroalimentare, sollecitando e raccogliendo l’unanime condivisione dei partecipanti, hanno chiara la consapevolezza di un crescendo di impegni nella loro azione di rappresentanza nei confronti della politica, del Governo e delle istituzioni locali e di costruzione di una rete di alleanze e di sinergie con gli altri attori della Montagna, il tutto per il conseguimento degli obiettivi definiti.




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