Manovra: Alleanza Cooperative; fermo pesca obbligatorio senza indennizzi per i pescatori La cooperazione chiede un sistema strutturato di ammortizzatori sociali
Pesca e acquacoltura
Roma, 6 novembre 2019 "Bene l'impegno a recuperare i ritardi per i
pagamenti del fermo pesca obbligatorio 2019, peccato che per il 2020 non ci
siano più risorse destinate a questa misura. Si risolve un problema del passato
ma non si guarda al futuro anche prossimo". E' quanto afferma l'Alleanza
cooperative pesca a margine della conferenza stampa del ministro Bellanova sulla
legge di Bilancio. "Attualmente nella Manovra, sottolinea l'Alleanza, non ci
sono misure sociali e di sostegno al reddito. Resta a zero il fondo di
solidarietà, vengono tagliati i fondi per l'arresto obbligatorio, aumentati gli
oneri sociali a carico delle imprese, mancano risorse per il programma
triennale, l'unico strumento di programmazione pluriennale per il comparto". La
cooperazione chiede un sistema strutturato di ammortizzatori sociali, come la
cassa integrazione anche per i pescatori. "Se questo non fosse possibile nell'immediato, dobbiamo riproporre per il 2020 la misura sociale attualmente
in vigore, ma rivista sotto l'aspetto economico. Troppo pochi 30 euro al giorno
a pescatore, in caso di stop dell'attività di pesca. Chiediamo un aumento minimo
del 20% di questo indennizzo, così da avvicinarsi a quanto si otterrebbe con
una cassa integrazione di cui attualmente il settore e' privo" conclude
l'Alleanza che auspica un recupero di queste misure nel corso del dibattito
parlamentare.