Pesca: Alleanza Cooperative, Italia dica no a nuove norme Ue in Adriatico con -40% produzione e +30%import
Pesca e acquacolturaLa cooperazione critica la proposta della Commissione e la scelta di evitare il Parlamento attraverso la Cgpm
COMUNICATO STAMPA
Pesca: Alleanza
Cooperative, Italia dica no a nuove norme Ue in Adriatico con -40% produzione e
+30%import
La cooperazione
critica la proposta della Commissione e la scelta di evitare il Parlamento
attraverso la Cgpm
Roma, 4 novembre 2019 "Tre prodotti ittici nazionali
su 5 vengono pescati in Adriatico dalla flotta a strascico. Le nuove norme
inserite nella proposta di Raccomandazione della Commissione europea, con tagli
importanti alle giornate di pesca, mettono a rischio questa fetta vitale delle
produzioni ittiche italiane che va dal nasello, allo scampo, alla sogliola, al
gambero rosa mediterraneo e alla triglia di fango. Dobbiamo scongiurare un
effetto domino ed evitare un calo produttivo del -40% ed un aumento
dell'import, soprattutto extra Ue, del +30%. Per questo chiediamo all'Italia un
fermo no alla proposta della Commissione, che in questi giorni e' oggetto di
confronto in seno alla Commissione Generale della pesca del Mediterraneo della
Fao (Cgpm)". È quanto chiede l'Alleanza delle Cooperative italiane che contesta
non solo i contenuti del provvedimento ma anche il metodo. "Invece di
percorrere un normale iter legislativo europeo, con il confronto in Parlamento
e in Consiglio, la Commissione ha scelto la via più breve, quella della Cgpm,
per una approvazione più rapida, con meno spazi di opposizione. Una forzatura
che lede i diritti delle imprese di pesca e ignora le basi di un confronto
democratico" conclude l'Alleanza.