FEDAGRI, LEGACOOP e AGCI AGRITAL consegnano lettera aperta al Commissario UE Ciolos

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21 novembre 2011

Le organizzazioni cooperative Fedagri-Confcooperatve, Legacoop Agroalimentare e Agci-Agrital, hanno consegnato al Commissario all'agricoltura UE Dacian Ciolos, in visita istituzionale nel nostro Paese, una lettera aperta sul futuro della pac. La consegna è avvenuta durante l'incontro ufficiale con la delegazione delle cooperative agricole italiane presso la sede della rappresentanza UE a via IV novembre. Ecco il testo della lettera, firmata dai Presidenti Maurizio Gardini, Giovanni Luppi e Giampaolo Buonfiglio e consegnata al Commissario Ciolos: "la storia dell'agricoltura è la storia dell'Unione Europea e la storia della cooperazione è la storia dell'agricoltura. È con questa premessa, che trasmette l'amore, la passione e la fatica con cui ogni giorno milioni di cooperatori in Europa rendono competitiva la nostra agricoltura che le scriviamo una lettera senza richieste ma con una sola esortazione. Un'esortazione a combattere al nostro fianco una grande battaglia contro dinamiche globali che rischiano di distruggere quello che in quasi 200 anni di storia di cooperazione agricola abbiamo costruito. Nell'800, spinti dalla miseria, gli agricoltori hanno iniziato a percorrere l'unica strada possibile, quella del mettersi insieme. Un semplice ed unico concetto: unirsi per sopravvivere. Attraverso due secoli, dal Nord Europa questo concetto ha iniziato il suo viaggio per allargarsi a tutto il territorio dell'Unione e per dimostrare che i valori della solidarietà e dell'aggregazione possono vincere sulle epoche e sui mercati. Oggi, il movimento cooperativo europeo è in grado di esprimere un fatturato di quasi 400 miliardi di euro. In Italia, la cooperazione agricola controlla quasi il 25% del fatturato dell'intero settore agroalimentare. Nel 2013 lei metterà la firma su una delle più importanti riforme mai varate e ciò che verrà approvato porterà per sempre il suo nome. Un'occasione che poche persone nella loro vita professionale hanno avuto. È l'occasione che le viene data per impegnarsi al fianco delle imprese e per dare all'agricoltura europea una collocazione stabile in un mercato governato ormai da flussi virtuali di denaro e non da merci, un mercato governato da multinazionali della finanza che stanno concentrando nelle loro mani ciò che di più prezioso esiste per noi agricoltori: la terra. Siamo convinti che l'unico modo per vincere queste dinamiche è dare valore aggiunto a ciò che produciamo. Non possiamo smettere di produrre cibo e non possiamo abbandonare il nostro territorio. Per questo dobbiamo trasformare una politica agricola che distribuisce le risorse in una politica agricola che investe le risorse, una politica agricola che subisce il mercato globale in una politica agricola che lo governa. Una politica, insomma, che si ponga seriamente il problema di come rafforzare il potere contrattuale degli agricoltori e di come garantire regole eque nel commercio internazionale. In questa battaglia - conclude la lettera - le nostre cooperative saranno al suo fianco".


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