OLIO: Una filiera italiana per l'extravergine di qualità

Notizie
26 settembre 2011

Cia, Legacoop agro-alimentare e Consorzio nazionale olivicoltori (CNO) hanno presentato, nell'oleificio cooperativo di Molfetta, nell'ambito del convegno su "la filiera dell'olio extravergine di qualità", una iniziativa che mette insieme produttori olivicoli, organizzazioni di produttori e mondo della trasformazione cooperativa e grande distribuzione organizzata, per la commercializzazione dell'olio extra vergine di oliva di qualità. Ne da' notizia un comunicato del Cno, spiegando che si tratta di un progetto di filiera che mira allo sviluppo e all'innovazione e punta alla commercializzazione organizzata del prodotto simbolo dell'agro-alimentare italiano. "Bisogna restituire ai produttori il reddito che oggi non c'è", ha affermato il presidente del Cno Gennaro Sicolo, durante i lavori di presentazione del progetto di filiera. "Dobbiamo superare - ha proseguito - la commercializzazione standardizzata e lo vogliamo fare attraverso accordi con la grande distribuzione organizzata che oggi commercializza il 70% dell'olio in Italia. Dobbiamo puntare su tre elementi fondamentali: il territorio, il prodotto ed il fattore umano, con il lavoro degli olivicoltori. Possiamo recuperare reddito solo con la valorizzazione di un alimento genuino, di millenaria tradizione, radicato nella cultura mediterranea". Nel corso del suo intervento Sicolo ha evidenziato che "la Russia ha quasi triplicato le proprie importazioni dal 2005 ad oggi; la Turchia che e' il quinto produttore mondiale sta realizzando un progetto di sviluppo che la porterà, entro il 2015, ad occupare la seconda posizione con 700.000 tonnellate annue; la Tunisia ha incrementato del 111% le esportazioni nella campagna 2010-2011 rispetto alla precedente; tutti i concorrenti del bacino del mediterraneo stanno modificando le loro strategie commerciali, vendendo sempre più prodotto confezionato e marchiato e sempre meno olio alla rinfusa". Tutto ciò, fanno notare al Cno, e' una testimonianza evidente di come il mercato dell'olio di oliva a livello globale stia cambiando. Ciò esige che pure in Italia, paese leader al mondo per la qualità della produzione e al secondo posto, finora, come volumi di prodotto annuo, si lavori con iniziative economiche importanti e tali da non farci perdere terreno rispetto ai concorrenti".  Il progetto di filiera di Cia, Legacoop agroalimentare e Cno - ha spiegato - si basa sulla qualità superiore della produzione, sul coordinamento di tutte le fasi del processo produttivo, con un sistema di tracciabilità e con l'origine garantita del prodotto e su una strategia comune dei diversi attori della filiera. In tutto ciò la grande distribuzione svolge un ruolo chiave per valorizzare e mettere in risalto un prodotto di eccellenza, insostituibile nella dieta mediterranea. "In passato - ha aggiunto Sicolo - abbiamo spesso denunciato che l'olio extra vergine di oliva è sottoposto ad una eccessiva pressione promozionale da parte della distribuzione moderna. Oggi, Conad e Coop Italia con la loro partecipazione al progetto di filiera hanno fornito ai produttori olivicoli un forte segnale di cambiamento che accogliamo con interesse e speranza. Noi olivicoltori siamo consapevoli dell'elevata qualità della nostra produzione e - ha concluso Sicolo - con le organizzazioni di produttori e le nostre cooperative di trasformazione partecipiamo convinti e determinati ad un progetto che inaugura una nuova e per noi promettente partnership con il mondo della grande distribuzione". Oltre al direttore commerciale Food Coop Italia Roberto Fiamminghi, hanno partecipato alla discussione il direttore generale di Conad Francesco Pugliese e il Presidente di Alce Nero Lucio Cavazzoni. Al convegno sono intervenuti anche il Presidente nazionale della Cia Giuseppe Politi e di Legacoop agroalimentare Giovanni Luppi.


  Categoria:
Notizie