Giudizio positivo dal Presidente Giovanni Luppi sull’audizione del Commissario designato all’Agricoltura Dacian Ciolos

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25 gennaio 2010

«Le cooperative agroalimentari di Legacoop formulano al nuovo Commissario Dacian Ciolos i più calorosi auguri di buon lavoro – ha dichiarato Giovanni Luppi, presidente nazionale di Legacoop Agroalimentare - . Le dichiarazioni e gli impegni assunti dal Commissario designato di fronte al Parlamento Europeo nell’audizione di venerdì scorso costituiscono un quadro di riferimento positivo nel cui ambito molti approfondimenti andranno fatti nei prossimi mesi per giungere ad una formale Comunicazione della Commissione. Sollecitiamo il ministro Zaia a convocare le organizzazioni cooperative per mettere a fuoco da subito e senza improvvisazioni i punti strategici della posizione italiana in merito alle nuove riforme della Politica Agricola Comune».
A giudizio della cooperazione agroalimentare, tale politica deve restare comune ed europea. «L’esigenza di una maggiore diversificazione regionale – ha precisato Luppi – non deve tradursi in una rinazionalizzazione». Le risorse finanziarie – che appartengono ai contribuenti europei e, quindi, vanno spese bene – non sono certamente mai sufficienti, ma sono attualmente rilevanti: nell’ultimo Report della DG Bilancio, risulta che nell’esercizio 2008, sono stati spesi nella PAC 45,9 miliardi di euro per misure di mercato e 14,63 miliardi per lo Sviluppo Rurale. «In questa significativa massa di denaro – ha rilevato Luppi – la PAC, dopo numerose e successive riforme, si presenta come un miscuglio di azioni e misure che non delineano più nel loro insieme una politica coerente ed incisiva, né come primo pilastro né come secondo pilastro: non per la necessaria difesa dei redditi quando si verificano gravi crisi di mercato (vedi il caso latte) e neppure per la competitività del sistema, verso la quale gli attuali aiuti diretti, disaccoppiati o ancora accoppiati, non possono costituire lo strumento risolutivo. Nei prossimi giorni – ha concluso Luppi – faremo pervenire al Commissario Ciolos una nota nella quale offriremo alcune prime indicazioni che possano esprimere gli elementi essenziali della esperienza professionale cooperativa nella creazione del valore, nella catena alimentare italiana, fatta di originalità, competitività e distintività».




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