Cooperativa Olivicola di Arnasco: aperto il nuovo museo dell’olivo

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23 novembre 2009

Dopo quasi cinque anni di lavori è aperto ai visitatori il nuovo Museo dell’olivo e della civiltà contadina di Arnasco. Un progetto partito nel 2005 quando l’amministrazione comunale acquistò la vecchia casa del medico, “girandola”alla Cooperativa olivicola di Arnasco e agli Amici dell’olivo per farne proprio la nuova sede del museo fino a quel momento sacrificato nei locali della cooperativa, dove ora si è ampliato il negozio. Un contributo di 30mila euro della fondazione De Mari e il lavoro volontario dei soci hanno permesso di restaurare la casa e trasformarla in museo, ricostruendo gli ambienti di lavoro dei contadini e degli altri protagonisti della vita rurale, con tanto di personaggi in cartapesta. Il museo è già da tempo inserito nel circuito del turismo didattico e ospita, ogni anno, un consistente numero di scolaresche.
Il Museo è visitabile dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.30, mentre la domenica è necessario prendere appuntamento.
La Cooperativa Olivicola di Arnasco nata, tra gli olivicoltori del paese nel 1984, per favorire l’attività agricola in decadenza e frenare il continuo spopolarsi delle campagne, oggi conta quasi 300 Soci.
Essa ha come oggetto sociale lo svolgimento di attività agricole, la frangitura e la lavorazione delle olive, e, più in generale, la tutela e la valorizzazione del mondo rurale e del territorio. Nel corso degli anni La Cooperativa ha voluto creare un “Turismo dell’Olio” attraendo i clienti non solo per la qualità dell’olio, ma anche per tutto quello che rappresenta, mettendo in evidenza le difficoltà di un territorio come quello di Arnasco e i frutti che lo stesso può dare. Nel 2002, grazie a questo “Turismo dell’Olio”, il punto vendita della Cooperativa è diventato un vero e proprio negozio, insieme all’olio vengono commercializzati i prodotti tipici del Territorio, come patè di olive, olive in salamoia, olive snocciolate sott’olio, salsa di pomodori cuore di bue, marmellate, vini e molti altri, tutti prodotti di cui, per sottolineare il legame col territorio, la materia prima è fornita direttamente dal socio.

L’azione della Cooperativa è volta al recupero e alla valorizzazione degli antichi mestieri, con progetti quali:
• la promozione dell’olivicoltura, tramite la gestione del frantoio sociale; il recupero degli uliveti incolti con tecniche di coltivazione biologica e micorizzazione aumentando del 15% gli acri recuperarti e ora gestiti direttamente dagli operai della Cooperativa, e la valorizzazione della cultivar ARNASCA- PIGNOLA.
• la rintracciabilità del prodotto sottoponendo dal 2003 a Rintracciabilità di Filiera, secondo la norma UNI ISO 22005, l’intera produzione di olio dall’arrivo delle olive in frantoio alla sua trasformazione in olio e alla sua vendita; tutto questo visibile direttamente sul sito della Cooperativa www.coopolivicolarnasco.it;
• la tutela delle antiche varietà vegetali locali (è in corso un progetto finalizzato alla difesa dell’olivo, castagno, fico, fagiolo e rape dai parassiti animali e vegetali con prodotti consentiti in agricoltura biologica e le operazioni colturali dell’olivo e delle relative metodologie tradizionali di lavorazione e conservazione);
• il mantenimento dell’attività pastorale, condotta da un socio della cooperativa, con obiettivi quali la salvaguardia della pecora “Brigasca” e la tutela delle produzioni casearie tradizionali;
• la coltivazione in aree agricole marginali di alcune selezioni di pomodori “cuore di bue”, due diverse varietà di “patate precoci” e alcune varietà di zucchino a frutto chiaro;
• la conservazione del paesaggio rurale, il mantenimento dei percorsi storici, la realizzazione di infrastrutture escursionistiche, con iniziative come l’annuale “scuola dei muretti a secco” o la valorizzazione delle costruzioni rurali tradizionali (“caselle“, la “torre di Davì”, ecc.);
• la divulgazione delle iniziative elencate, in collaborazione con l’associazione culturale “Amici dell’olivo” e la promozione di manifestazioni culturali: il convegno annuale “Civiltà dell’olivo a confronto”, la realizzazione del percorso dei “murales” una vera e propria galleria all’aperto composta da “dipinti” realizzati da autentici professionisti, sul tema olio e civiltà contadina.
Proprio grazie al successo dei primi murales è stato realizzato un rivestimento in pietra di muro nel collegamento fra due borgate di Arnasco, lungo il quale sono state costruite apposite nicchie che ospitano murales dedicati ognuno ad un Paese della Valle Arroscia, da Arnasco a Pornassio e ritorno a Villanova, l’edizione di libri e pubblicazioni.

 

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