Granterre: 50 anni d’esperienza per guardare al futuro; denso calendario di iniziative per la celebrazione del 50°Anniversario

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3 febbraio 2009

Il 31 gennaio 2009 ricorre il 50° anniversario del giorno in cui 10 caseifici dell’area modenese firmarono l’atto di costituzione del “Consorzio Caseifici Sociali – CCS”, creato per gestire la raccolta di panne e burro dai soci e la loro trasformazione e collocazione sul mercato.

Oggi quel consorzio, che dal 1995 si chiama “Granterre Sca”, è società capogruppo di un articolato sistema di filiera che conta 306 soci – di cui 45 caseifici in rappresentanza di 1.600 imprese agricole, 172 produttori singoli, 89 sovventori -, 5 centri zootecnici e 7 caseifici di proprietà; il Gruppo impiega complessivamente 442 dipendenti e nel 2008 (stime di chiusura) ha raggiunto conferimenti pari a 208.000 forme di Parmigiano Reggiano, 37.000 forme di Grana Padano, 44.000 quintali di burro e 543.000 quintali di latte per Parmigiano Reggiano. Granterre è leader mondiale nella produzione del Parmigiano Reggiano e, attraverso la società controllata Parmareggio, leader di mercato con una quota del 17,2% (dato 2007), seguito a oltre 7 punti percentuali di distanza dal competitor più diretto. Le stime di chiusura del 2008 parlano di 435.700 forme di Parmigiano Reggiano vendute. Nonostante le note difficoltà che le due principali DOP dei formaggi italiani – Parmigiano-Reggiano e Grana Padano – stanno attraversando negli ultimi tempi, il Gruppo Granterre continua quindi a crescere, forte di strategie e valori distintivi che oggi, ancor più che in passato, si pongono come veri fattori critici di successo: “La recente incorporazione di UNIGRANA spa nel Consorzio” – ha spiegato il Presidente di Granterre Eros Valenti all’incontro stampa tenutosi oggi presso la sede del Gruppo – “rappresenta la tappa finale di un percorso di riorganizzazione societaria orientato al raggiungimento di un obiettivo, a nostro avviso, imprescindibile: il presidio di tutta la filiera del Parmigiano Reggiano in ogni sua singola fase, dalla stalla, alla trasformazione, fino alla commercializzazione del prodotto finale. Una strada indispensabile sia per una sempre più efficace valorizzazione dei conferimenti dei soci e della qualità del prodotto, che per contrastare l’eccessiva frammentazione che è alla base della crisi della filiera del Parmigiano- Reggiano.”

“E’ infatti opinione condivisa tanto dalle Istituzioni quanto dai Consorzi e dalle maggiori aziende del settore” – ha proseguito Valenti – “che per uscire da questa situazione dobbiamo lavorare

sulla concentrazione e modernizzazione delle nostre filiere per ridurre lo squilibrio fra costi e ricavi, e per acquisire competitività grazie a innovazione di prodotto e servizio e diversificazione dell’offerta. Portando in primo piano il ruolo delle grandi Organizzazioni di prodotto: l’Organizzazione Produttori Granterre è operativa da sei anni, e i soci conferenti Parmigiano Reggiano e burro, nonostante la situazione di mercato sempre più incerta che coinvolge entrambi i prodotti, hanno tratto indubbio beneficio dalle attività di promozione commerciale e di comunicazione svolte da Parmareggio e Unigrana.”

Proprio i soci, la filiera - con la sua cultura e i suoi valori distintivi -, il radicamento sul territorio, con le sue tradizioni e le sue risorse, la salvaguardia dell’ambiente, le produzioni di qualità e la loro promozione saranno al centro delle tante iniziative promosse dal Gruppo Granterre in occasione del 50° anniversario della fondazione: un sito web dedicato alle Celebrazioni e alla storia del Gruppo; una monografia; un evento-spettacolo per i soci, i dipendenti e le loro famiglie; un’iniziativa dedicata alla città per condividere 50 anni di storia cooperativa e di sviluppo sul territorio; un ciclo di lezioni su filiera,marketing e produzione, in collaborazione con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; un convegno- dibattito sul settore agricolo con il contributo dei massimi esperti in materia; uno mostra fotografica; un ciclo di visite guidate agli stabilimenti di produzione e altro ancora. Un calendario denso di iniziative, per condividere con l’intera Comunità una storia di traguardi che migliaia di persone, a Modena e nelle altre terre della Regione, hanno contribuito a raggiungere.




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