Toscana : parte a novembre la mobilitazione in difesa del comparto di Confagricoltura, Cia, Legacoop Agroalimentare e Fedagri

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3 novembre 2009

E’ stata presentata il 26 ottobre da Confagricoltura,mCia, Legacoop Agroalimentare e Fedagri-Confcooperative la mobilitazione che si svolgerà in tutta la regione a difesa del comparto agricolo. le iniziative - spiega un comunicato congiunto - prevedranno, tra l’altro, il presidio del porto di Livorno, luogo simbolo per l’ingresso in Italia delle derrate alimentari, un sit in davanti alla sede del Consiglio Regionale in occasione della seduta straordinaria sulla crisi economica, con l’allestimento di gazebo informativi e distribuzione di prodotti toscani e presidi di fronte alla prefettura, alla provincia di Firenze e in tutte le province toscane. “l’agricoltura è in pericolo - sottolineano le quattro organizzazioni - ma il governo pensa ad altro. constatiamo - precisano Confagricoltura, Cia, Legacoop Agroalimentare e Fedagri - che crollano i prezzi dei prodotti ed aumentano i costi di produzione; che i redditi delle imprese sono calati del 20%, e che nel 2009 la situazione è in continuo peggioramento. così in tutto il territorio regionale migliaia di aziende agricole toscane hanno già chiuso e molte altre stanno chiudendo”. “sarà una mobilitazione civile, unitaria, autonoma - spiegano le organizzazioni – a sostegno delle imprese agricole e delle cooperative per il rilancio del settore, perché vogliamo un’agricoltura di qualità, più competitiva ed innovativa, e diciamo ‘no’ con forza e fermezza alle illusioni del protezionismo ed alla chiusura corporativa”. Confagricoltura, Cia, Legacoop Agroalimentare e Fedagri-Confcooperative - evidenzia la nota - “accusano il governo centrale di avere ‘zero’ strategie e risorse ‘sottozero’, di aver fatto tanta propaganda e pochi fatti concreti”. “dalla legge finanziaria solo tagli per l’agricoltura - proseguono le organizzazioni - e nei provvedimenti contro la crisi nessun intervento per il settore agricolo; mentre sono stati bloccati tutti i fondi per lo sviluppo del settore”.




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