Il Consiglio Nazionale elegge Presidente Giovanni Luppi

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16 ottobre 2009

Il Consiglio Nazionale di Legacoop Agroalimentare nella riunione che si è svolta il 14 ottobre,a Roma, sentita la relazione della Commissione per l’esame delle candidature,ha eletto Giovanni Luppi Presidente della Associazione nazionale. Giovanni Luppi, modenese, da 35 anni è impegnato nel movimento cooperativo. Dapprima, dal 1975 all’82, responsabile commerciale di cooperativa, Luppi è poi divenuto dirigente della Legacoop di Modena,per la quale ha successivamente assunto la responsabilità del settore della cooperazione agroalimentare provinciale. Dal novembre 2006 è Presidente regionale di Legacoop Agroalimentare Emilia Romagna.Dal gennaio 2009 è stato eletto Vice Presidente Vicario di Legacoop Agroalimentare nazionale, assumendo, in questa veste, a norma statutaria, la rappresentanza provvisoria di Legacoop Agroalimentare, a seguito delle dimissioni del Presidente Luciano Sita che, l’8 luglio scorso, lasciava la presidenza della Associazione per assumere l’incarico di Assessore al Comune di Bologna. Agli incarichi nella struttura associativa Giovanni Luppi affianca responsabilità in azienda: per sedici anni, dal ’91 al 2007, è stato presidente della Cetac, cooperativa che fornisce servizi amministrativi; dal 2005 è Vice Presidente di Italcarni di Modena. Il consiglio ha poi eletto i Vicepresidenti della associazione confermando in questo incarico : Miriano Corsini, che assume anche la carica di Vicario del Presidente, e Tommaso Innocenti. Corsini è Presidente della Cooperativa Terre dell’Etruria; Innocenti è responsabile del settore delle cooperative agroalimentari della Calabria

L’intervento del Presidente Giovanni Luppi

Nel suo ampio intervento di investitura alla guida di Legacoop Agroalimentare (l’associazione nazionale che conta 1.119 cooperative attive in tutte le filiere, con 196.821 soci, 21.901 addetti e un fatturato pari a 7.252.395.549 euro), Luppi ha affrontato con una visione pragmatica, le strategie necessarie per affrontare i tanti problemi del settore acuiti da “una crisi epocale che, presumibilmente, manifesterà i suoi effetti sulla economia reale per tutto il corso del 2010”. Strategie ed interventi che riguardano certo il movimento cooperativo, ma anche la politica e la collocazione del sistema Paese in un contesto sempre più competitivo. L’impegno, l’attività e il ruolo di Legacoop Agroalimentare, ha detto, in sintesi, Luppi si sviluppano sulla base della premessa che è quella del “servizio ai soci ovvero la difesa del reddito dei produttori conferitori e della quota del valore aggiunto delle produzioni destinate al consumo finale”, perché -ha detto Luppi- “la sopravvivenza delle imprese dei nostri soci è la nostra priorità”. In questo quadro e in questo contesto “si confermano le linee stabilite dal recente Congresso, fondate sinteticamente su tre obiettivi: innovazione, integrazione fra imprese e promozione commerciale ed internazionalizzazione”, ma occorre anche “lo snellimento della struttura organizzativa per offrire un supporto sempre più qualificato a questi processi, e ad un più diffuso sviluppo della cooperazione specie nelle aree deboli come il Mezzogiorno”. Nei confronti della altre organizzazioni di rappresentanza del mondo agricolo Luppi ha sottolineato la necessità di “uno sforzo condiviso per rilanciare il settore e tutelare il giusto reddito dei produttori” ed ha auspicato “la convocazione in tempi rapidi degli Stati Generali dell’agroalimentare italiano”. In particolare, ha insistito sulla esigenza di “confrontare la politica della cooperazione di servizio aderente alla Associazione nazionale, con la politica praticata dalla rete dei Consorzi agrari”. “Di lì – ha aggiunto - possono nascere sinergie importantissime per il settore primario”. Più specificamente, per il mondo cooperativo Luppi ha sollecitato “un rilancio del Tavolo Unitario di Coordinamento, cui devono partecipare, a pieno titolo, tutte le associazioni che rappresentano la realtà della cooperazione agroalimentare in Italia”. Alla politica ed alle istituzioni il nuovo Presidente di Legacoop Agroalimentare chiede “uno sforzo di rappresentanza unitaria, senza discriminazioni, delle istanze fondamentali per la sopravvivenza e il futuro dell’agroalimentare italiano; un piano straordinario per la ristrutturazione imprenditoriale delle filiere che presentano i maggiori punti critici; una più incisiva rappresentanza e promozione,a livello sovranazionale e, specificamente europeo, delle nostre produzioni, indispensabile per riequilibrare il rapporto fra produttori e grande distribuzione globalizzata. E in merito al problema della scarsa remunerazione dei produttori e del divario fra prezzi al consumo e alla produzione, Luppi ha sottolineato l’impegno di Legacoop Agroalimentare per promuovere le produzioni cooperative nei grandi canali distributivi, anche e soprattutto cooperativi, puntando sulla trasparenza, tracciabilità e qualità e riconoscibilità della provenienza degli alimenti, con l’obiettivo di difendere il reddito dei produttori e tutelare i cittadini consumatori.

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