Zaia a Macfrut, “non si va sul mercato in ordine sparso”; Coop Italia venderà; uva pugliese e siciliana a prezzo promozionale

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9 ottobre 2009

Calo dei prezzi e dell’export, aumento dei volumi prodotti e calo dei consumi sono le cause di una crisi che, però, non interessa solo l’Italia. Sono problemi che riguardano anche Francia e Spagna –ha esordito Luca Zaia, Ministro delle Politiche Agricole intervenendo mercoledì 7 ottobre all’inaugurazione della 26a edizione di Macfrut che si tiene a Cesena fino a venerdì 9 ottobre. Zaia ha sottolineato che l’agricoltore è un imprenditore e che il confronto con il mercato non può essere fatto in ordine sparso. Intanto, per il Ministro occorre rivedere le regole dell’OCM che prevede il ritiro in caso di crisi, però, sostiene, vanno rese più flessibili. Inoltre si sta “ragionando” sulla compartecipazione dei produttori alla formazione dei prezzi. Però non abbiamo le interprofessioni.
D’altra parte, Zaia mette dei punti fermi: la copertura delle assicurazioni si farà, e la prossima settimana si dovrebbe attuare l’etichetta con il luogo d’origine obbligatoria e ai primi del 2010 dovrebbero iniziare i passaggi delle terre del Demanio.
Zaia ha risposto in questo modo al saluto di Domenico Scarpellini, Presidente di Cesena Fiera, che organizza Macfrut, il quale lo ha ringraziato per aver tenuto a “battesimo” questa prima edizione autunnale di Macfrut, che ha tenuto 25 edizioni in primavera e che con tale spostamento ha reo possibile il primo Summit europeo della frutta. Macfrut è il palcoscenico per discutere dei cambiamenti e delle soluzioni, ha sottolineato Scarpellini, e per il rilancio del settore occorre organizzazione e concentrazione dell’offerta, innovazione del prodotto e snellire la burocrazia. Il giorno di apertura di MACFRUT, la principale rassegna specializzata in ortofrutticoltura del Mediterraneo, ha fatto vedere una mostra ben strutturata, che nei 30mila mq di esposizione ospita 700 espositori, comprendendo le aziende leader a livello mondiale dei vari segmenti che compongono la “filiera” dell’ortofrutta. Una filiera che ha già ricevuto a Macfrut un aiuto concreto. Da giovedì 8 ottobre oltre 25.000 quintali di uva da tavola pugliese e siciliana arriveranno in una settimana sulle tavole degli italiani grazie a Coop. E’ il frutto del protocollo d’intesa, sottoscritto dalle Regioni Puglia e Sicilia e il più importante marchio della grande distribuzione in Italia, ufficializzato mercoledì 7 ottobre a Cesena nell’ambito di Macfrut. Alla presentazione dell’accordo, oltre a Vincenzo Tassinari, presidente del Consiglio di Gestione di Coop Italia, c’erano anche Michele Cimino, assessore all’Agricoltura della Regione Sicilia e Dario Stefano, assessore all’Agricoltura della Regione Puglia. Alla base dell’intesa l’impegno di Coop a promuovere nella propria rete vendita (oltre 1.400 tra supermercati e ipermercati), l’uva da tavola delle due regioni al prezzo di 0,70 euro al chilo confezionata in cassette da 2,5 chilogrammi.
Agli agricoltori coinvolti nell’operazione (in totale 18 aziende fornitrici) è garantita una remunerazione di 0,50 euro al chilo. “Si tratta di un esempio concreto di filiera diretta, trasparente e di qualità che si propone di dare una boccata d’ossigeno ad un comparto che vede diminuire da tempo i propri volumi di vendita – ha spiegato Tassinari- Per Coop è la riproposizione di una strategia già annunciata che punta a valorizzare l’agricoltura italiana. Già a giugno scorso Coop era stata protagonista assieme a altre insegne della GDO di un accordo con la regione Emilia Romagna, per la distribuzione di pesche e nettarine”. Da segnalare che nel pomeriggio di mercoledì Coop Italia ha tenuto a Macfrut la propria Convention europea. Oltre 14 milioni di abitanti, un territorio di quasi 300.000 chilometri quadrati, uno dei 17 paesi a livello mondiale con la maggiore biodiversità, patrimonio naturale dell’Umanità UNESCO: in sintesi questo è l’Ecuador che si è presentato a Macfrut, al convegno “Filiera agricola e agroindustriale: opportunità in Ecuador per le imprese italiane”, promosso dal Consorzio EAST-UE. “Negli ultimi anni il nostro paese ha raggiunto una stabilità politica che ci permette di guardare all’Europa ed in particolare all’Italia come partner privilegiato per sviluppare il commercio e lo scambio tecnologico con l’obiettivo di creare nuovi mercati”, ha dichiarato Maria Ausiliadora, rappresentante commerciale dell’Ambasciata ecuadoregna a Milano. Ed in effetti le opportunità e le agevolazioni che questo paese offre sono interessanti.
“La United Fresh, associazione che raccoglie e rappresenta 1.500 operatori a livello mondiale dell’intera filiera, si è posta, tra gli obiettivi, quello di sostenere le aziende che svolgono ricerca tecnologica e affiancano i principali produttori di IV gamma”, ha dichiarato Jeff Oberman, rappresentante di United Fresh, introducendo il convegno “Tendenze e prospettive per l’innovazione tecnologica nella IV gamma”. Alessandro Turatti, rappresentante della omonima azienda, ha presentato le nuove linee di lavorazione della verdura. “Questi macchinari hanno portato miglioramento della sicurezza alimentare aumentando di conseguenza la shelf-life. Il convegno “La tecnologia a supporto della filiera dei prodotti ortofrutticoli freschi”, organizzato dal Dipartimento di Ingegneria Agraria dell’Università degli Studi di Milano, ha fatto il punto sul livello tecnologico raggiunto nel settore, toccando alcuni tra gli aspetti più importanti: il rapporto tra shelf-life e qualità al consumo e di conseguenza la determinazione del periodo di raccolta ottimale, l’analisi e la tracciatura delle qualità del prodotto, la conservazione e stoccaggio. Tra le varie tecniche sperimentali presentate, il “Naso elettronico”, che grazie alla spettroscopia ad infrarossi raccoglie un’impronta digitale del prodotto (composizione, origine, tecniche di produzione, effetti della conservazione, trattamenti tecnologici ecc.). Infine Macfrut è stata sede anche del Consiglio di Amministrazione di AREFLH e di quello di EUROASPER.




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