Cooperativa ambiente: con D.r.e.am, al lavoro per realizzare una catasto delle fonti sorgive della Toscana

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19 giugno 2009

Ambiente, in collaborazione con DREAM Italia, sta coordinando le attività di raccolta e censimento dei dati che dovranno comporre una sorta di catasto delle fonti sorgive del territorio montano della Toscana. Un’opera importante per la tutela e la valorizzazione degli ecosistemi montani delle sue sorgenti e dell’acqua di buona qualità, un primo passo verso la definizione di un vero e proprio bilancio idrico della Toscana.
Le attività di cui si sta occupando ambiente in queste settimane rappresentano il primo di una serie di steps previsti nell’Allegato Tecnico della Convenzione che hanno siglato Regione Toscana e UNCEM Toscana. Tale accordo prevede un complesso lavoro di approfondimento che porterà a realizzare uno strumento conoscitivo utile per definire adeguate politiche di tutela della risorsa idrica,ma anche di governo del territorio.
I sopralluoghi effettuati dai tecnici di ambiente e DREAM sono iniziati il 17 Marzo scorso e si concluderanno entro la metà di Luglio. Sono impegnate tre squadre di operatori e le campagne di censimento delle fonti sorgive impegneranno ciascun gruppo per almeno 200 giornate.
A tal fine, il territorio regionale interessato dalle attività di indagine è stato suddiviso in tre macro zone: Versilia – Lunigiana – Garfagnana; Area Pistoiese e Mugello; Amiata. I principali strumenti a disposizione del gruppo di lavoro comprendono, fra l’altro, una cartografia tecnica regionale aggiornata e web gis, un rilevatore GPS per l’individuare dell’esatta collocazione delle fonti sorgive, un multimetro MM40 per la misurazione di PH, conducibilità e temperatura. Saranno quindi eseguiti campionamenti per ottenere un primo screening delle caratteristiche di idropotabilità delle acque.
Ad oggi, l’intero territorio montano pistoiese, della Lunigiana e della Garfagnana è stato censito.Sono state individuate e monitorate circa 1.200 sorgenti. Le prossime attività saranno dirette al completamento dei sopralluoghi nella zona dell’Amiata ed al proseguimento dell’indagine nel Mugello ed ancora in  Garfagnana.
Inoltre, questo lavoro di censimento delle sorgenti curato da UNCEM dovrebbe proseguire per i prossimi due anni. Il progetto della Convenzione prevede, fra le altre cose, l’identificazione ed il recupero delle sorgenti “di qualità”, l’identificazione di sorgenti adatte per impieghi diversi da quello idropotabile ed infine il posizionamento di rilevatori in continuo che consentano di controllare sia le sorgenti, sia le falde acquifere che si trovano sotto di esse.




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