EXPO OSAKA, PRESENTATO IN GIAPPONE IL MANIFESTO DELLA DIETA MEDITERRANEA
NotizieLegacoop Agroalimentare ha portato la Dieta Mediterranea all'Expo di Osaka e creato un ponte tra Italia e Giappone
Franco Michelini (vicepresidente
Legacoop Agroalimentare) "La partecipazione all'Expo di Osaka conferma il ruolo
del movimento cooperativo come attore di primo piano nello sviluppo
internazionale"
Sara Guidelli (direttrice
generale di Legacoop Agroalimentare): "Abbiamo presentato il Manifesto
Cooperativo della Dieta Mediterranea una cornice di valori e di operatività
fondamentale. La Dieta Mediterranea non e' solo una pratica alimentare, ma una
visione di società. Una visione che trova nella cooperazione un attore naturale
e coerente"
OSAKA, 23 settembre 2025 Il
ruolo strategico del sistema cooperativo e l'importanza della Dieta
Mediterranea come modello di sviluppo sostenibile, inclusivo e innovativo. E' quanto messo in luce da Legacoop Agroalimentare protagonista di una missione
istituzionale in Giappone, insieme a Legacoop e Legacoop Emilia-Romagna, in
occasione della Settimana del Protagonismo della Regione Emilia Romagna
all'Expo di Osaka 2025 che coincide anche con l'anno internazionale delle
cooperative. Una iniziativa alla quale hanno partecipato alcune tra le
principali realtà del settore, tra cui Progeo, Granterre, Terre Cevico,
Granlatte-Granarolo, Fruttagel, Deco Industrie e Conapi,
quest'ultima anche sponsor del Padiglione Italia
La missione e' stata un momento
di grande visibilità per il sistema cooperativo, che ha potuto presentare al
pubblico giapponese il valore della propria produzione e delle proprie
esperienze, il ruolo strategico della cooperazione nella filiera agroalimentare
e il legame con la Dieta Mediterranea.
"La partecipazione all'Expo di
Osaka conferma il ruolo del movimento cooperativo come attore di primo piano
nello sviluppo internazionale, capace di promuovere valori come sostenibilità,
qualità e inclusione, ma anche di favorire concretamente l'accesso a nuovi
mercati per le nostre imprese", ha dichiarato Franco Michelini,
vicepresidente di Legacoop Agroalimentare e di Progeo.
Un modello di sviluppo
condiviso. La delegazione ha preso parte a tre appuntamenti chiave per
rafforzare il dialogo con il Giappone, un mercato strategico dove il made in
Italy e' sinonimo di qualità e autenticità. Come dimostrato già dalla
partecipazione di Legacoop Agroalimentare a fiere come Foodex Japan, il
Paese nipponico ha da tempo mostrato un forte interesse per i prodotti
cooperativi italiani, in particolare per quelli biologici e della Dieta
Mediterranea.
Per ribadire questo interesse,
il 20 settembre si e' svolto il convegno internazionale "Cooperatives
Building Future Societies: The International Year of Cooperatives 2025",
che ha visto visto confrontarsi rappresentanti istituzionali italiani e
giapponesi, il movimento cooperativo internazionale e le imprese
emiliano-romagnole. In questa occasione, Simona Caselli, presidente di
Granlatte del gruppo Granarolo, ha portato la testimonianza di una cooperativa
che rappresenta un'eccellenza italiana nel settore lattiero-caseario.
Il 21 settembre, presso
l'Auditorium del Padiglione Italia, si e' tenuto l'evento "Dieta Mediterranea
come modello di sviluppo". E' stato in questa occasione che la direttrice
generale di Legacoop Agroalimentare,
Sara Guidelli, ha
presentato il Manifesto Cooperativo della Dieta Mediterranea, un
documento che unisce i principi della tradizione riconosciuta dall'Unesco con i
valori della cooperazione: sostenibilità, innovazione, inclusione sociale e
valorizzazione delle comunità. Le conclusioni sono state affidate al presidente
nazionale di Legacoop, Simone Gamberini, e al presidente della Regione
Emilia-Romagna, Michele De Pascale. Quindi degustazione di prodotti Dop
e Igp regionali.
"Il Manifesto Cooperativo della
Dieta Mediterranea rappresenta una cornice di valori e di operatività
fondamentale: unisce tradizione, sostenibilità e innovazione, rafforzando il
legame tra le cooperative e i territori. Portarlo a Osaka, in un contesto che
guarda con grande attenzione al nostro modello alimentare, e' stato un passo
importante non solo per affermare i valori della cooperazione, ma anche per
creare nuove opportunità concrete per le nostre imprese", ha sottolineato Sara
Guidelli, direttrice generale di Legacoop Agroalimentare. "La Dieta
Mediterranea non e' solo una pratica alimentare, ma una visione di società. Una
visione che mette insieme salute, giustizia sociale, sostenibilità ambientale,
coesione economica e qualità del lavoro. Ed e' una visione che trova nella
cooperazione un attore naturale e coerente".
Infine, il 22 settembre, un Networking
Event, presso l'Obic Hall, ha favorito incontri B2B tra le imprese
italiane e gli operatori giapponesi, per creare così concrete opportunità
commerciali e rafforzare i rapporti tra le due nazioni.
La missione, che si inserisce
in un percorso ventennale di scambi con il Giappone, proseguirà fino a giovedì
(25 settembre) con ulteriori incontri istituzionali e commerciali a Tokyo. Un
appuntamento, quello giapponese, con il quale le cooperative italiane
rafforzano il loro impegno per una proiezione internazionale che metta al
centro i valori della cooperazione e la Dieta Mediterranea come ponte tra
culture e strumento di diplomazia economica.
Il Manifesto della Dieta
Mediterranea. Dieci punti per uno stile di vita che dà valore a chi produce
e benessere ai consumatori, per mettere nero su bianco la visione della filiera
agroalimentare di Legacoop e il ruolo della cooperazione nel mondo
agroalimentare e della pesca. Una visione univoca dove non ci sono
contrapposizioni tra chi produce e chi vende. Il Manifesto della Dieta
Mediterranea di Legacoop era stato presentato a Napoli il 15 luglio scorso.
I dieci punti del Manifesto.
Al centro c'e' la dignità, che garantisce l'accesso a cibo sano e giusto,
prodotto senza sfruttamento, e l'equilibrio della Dieta Mediterranea
come stile di vita sostenibile. La mutualità tra cooperative rafforza i
legami sociali ed economici sui territori, mentre la tutela dell'identità italiana
valorizza le eccellenze e i paesaggi rurali. Il manifesto promuove un'alleanza
etica lungo tutta la filiera, dal campo alla tavola, per contrastare gli
sprechi e distribuire equamente il valore. La consapevolezza alimentare,
attraverso l'educazione, forma cittadini informati. L'inclusione e'
garantita combattendo il caporalato e integrando chi e' ai margini, mentre il presidio
dei territori difende l'agricoltura sostenibile anche nelle aree più
fragili. Infine, l'innovazione guida la transizione ecologica e la
competitività, e la partecipazione democratica crea reti vive tra
imprese, istituzioni e cittadini.