PESTE SUINA, MARETTI (LEGACOOP AGROALIMENTARE): BUON LAVORO AL COMMISSARIO. SUBITO INTERVENTI DI CONTENIMENTO E INDENNIZZI ALLE AZIENDE

Notizie
16 agosto 2024

La situazione del settore suinicolo è critica. Prevedere indennizzi per le aziende agricole colpite dalla Psa e costrette ad abbattere i loro capi "Intervenire per bloccare la diffusione della peste suina prima che sia troppo tardi"

 

Cristian Maretti (presidente Legacoop Agroalimentare) "Nell'augurare buon lavoro al nuovo commissario straordinario per la Psa Giovanni Filippini chiediamo misure per tutelare la filiera. Diamo la nostra massima disponibilità a confrontarci e a collaborare"

 

ROMA, 16 agosto 2024 - Interventi più incisivi e concreti per bloccare la diffusione della peste suina africana (Psa) prima che i danni al sistema economico siano incalcolabili. È quanto chiede Legacoop Agroalimentare a Giovanni Filippini nuovo Commissario Straordinario per la gestione dell'emergenza della Psa. "Auguriamo buon lavoro al neo commissario consapevoli che ha una sfida impegnativa di fronte: trovare misure di contenimento per non mettere a rischio l'export dei nostri salumi e delle nostre carni, in particolare i prodotti a denominazione. Se non si interviene il rischio e' di provocare un enorme danno economico a tutta la filiera. La situazione del comparto suinicolo e' critica", commenta il presidente di Legacoop Agroalimentare, Cristian Maretti. "Come Legacoop Agroalimentare diamo la nostra massima disponibilità a confrontarci e a collaborare per trovare soluzioni efficaci". Oltre a questo "devono essere previsti indennizzi per le aziende agricole colpite dalla Psa e costrette ad abbattere i loro capi".

Secondo il report Ismea il settore dei suini pesa per il 5,6% nella fase agricola, pari a 4,3 miliardi di euro. La filiera suinicola conta 420 aziende mangimistiche e 29mila allevamenti sia a ciclo chiuso, sia quelli a ciclo aperto che producono lattonzoli destinati all'ingrasso oppure capi da macello per la produzione di carne fresca. Oltre alle imprese di macellazione e porzionamento, le aziende di seconda trasformazione realizzano una produzione pari a 1,14 milioni tonnellate di salumi (esclusa bresaola) a fronte di un fatturato di quasi 9,1 miliardi di euro nella fase di trasformazione. L'export vale 2,3 miliardi, il 3,6% del totale dell'agroalimentare. La filiera suinicola conta un peso importante in quella che e' la cosiddetta Dop Economy. Le 21 Dop e 22 Igp italiane con prodotti a base di carni suine valgono 2,27 miliardi di euro di valore alla produzione e 5,62 miliardi di euro al consumo. Basta solo pensare che il Prosciutto di Parma e il San Daniele valgono 1,3 miliardi di euro alla produzione. L'Italia e', inoltre il primo esportatore mondiale di preparazioni e conserve stagionate, con un fatturato pari a 2,1 miliardi di euro.

"Questi numeri fanno capire quale importanza rivesta la suinicoltura nel nostro Paese. Per questo sono determinanti misure di contenimento e prevenzione della Psa. Misure che siamo coordinate tra tutti gli attori della filiera e tra i vari enti, a partire dai Comuni e dalle Regioni: le malattie e le infezioni non si fermano ai confini amministrativi. Intervenire e' dunque, urgente e non rimandabile", continua Maretti.

Quello che conta, poi, e' prevenire. "Non dobbiamo sempre operare nell'emergenza, ma sono necessarie misura di controllo e prevenzione della malattia, barriere che impediscano il contatto tra animali selvatici, la cui proliferazione e' ormai fuori controllo, e gli allevamenti", chiosa il presidente di Legacoop Agroalimentare.




  Categoria:
Notizie