PETRUZZELLA (LEGACOOP AGROALIMENTARE) - FAVORIRE LA COOPERAZIONE E L'AGGREGAZIONE
NotizieLegacoop Agroalimentare al convegno "Con l'agricoltura, verso il futuro" organizzato dal Partito democratico Occorrono norme per favorire la cooperazione e l'aggregazione
ROMA, 23 luglio 2024 - "La cooperazione e' elemento fondamentale
per l'agricoltura e la pesca italiane. Le cooperative sono le uniche imprese in
cui gli imprenditori agricoli partecipano ed esercitano un controllo
democratico sulla gestione". Lo ha detto Angelo Petruzzella, vice
presidente vicario di Legacoop Agroalimentare intervenuto al convegno
organizzato dal Pd dal titolo "Con l'agricoltura, verso il futuro".
Cooperative esempio di tutela della
legalità e partecipazione democratica: non sono strumenti di malaffare. "Sono le cooperative
le uniche imprese che possono trasferire ai propri soci il valore aggiunto
della trasformazione. Ed e' proprio la partecipazione democratica dei soci, il
loro controllo sulla gestione che fa delle cooperative dei veri e propri presidi
di legalità soprattutto nel rispetto e salvaguardia dei diritti di chi ci
lavora, tra l'altro quasi sempre soci della stessa cooperativa", ha continuato
Petruzzella. "Sono queste le cooperative che promuoviamo e che vogliamo
rappresentare, salvaguardando i valori che sono alla base del modello
cooperativo e difendendole da chi vuol farne degli strumenti di malaffare".
Nome per incentivare aggregazione e
cooperative. "Un mondo, quello cooperativo, che riesce a sviluppare importanti
azioni di valorizzazione dei prodotti dei soci sul mercato, che promuove azioni
per favorire l'innovazione nella conduzione delle aziende agricole associate
affrontando concretamente la sfida della transizione verso la sostenibilità e
la digitalizzazione. Sfide che le cooperative possono affrontare meglio per le
dimensioni che riescono a raggiungere", ha evidenziato Petruzzella. Ecco perche'
"sollecitiamo azioni concrete, un quadro normativo che favorisca realmente
l'aggregazione e le forme cooperativistiche oltre a integrazioni di filiera che
devono creare le condizioni per includere la gdo".
Processo di ricomposizione fondiaria. Petruzzella ha
evidenziato inoltre come "una storica debolezza strutturale delle nostre
aziende agricole legata alla ridotta dimensione media determina un permanente,
anche se lento, processo di ricomposizione fondiaria che in assenza di un
preciso quadro normativo regolatore e strumenti incentivanti efficaci, da una
parte non lo favorisce nel suo utile e legittimo obiettivo di ampliare la
dimensione aziendale, ma anche in quello di contrastare l'abbandono dei terreni
e favorire il ricambio generazionale". Ma, dall'altra, invece, "non contrasta
pericolosi fenomeni in atto di "accaparramento", di superfici agricole e
imbarcazioni da pesca, finalizzate a forme di agricoltura e itticoltura spesso
guidate da logiche di sfruttamento non sostenibili dei terreni e del mare che
un tempo veniva definita "economia di rapina".
Ricerca e costi di produzione, due temi da
non sottovalutare. Agricoltura e itticoltura moderne come quelle italiane "non
possono fare a meno del supporto della ricerca e dell'innovazione , soprattutto
di quella genetica". E allo stesso tempo "va affrontato con decisione lo
storico svantaggio competitivo legato al costo dell'energia aggravato in questi
ultimi anni dalle vicende internazionali".
Sei punti per l'agricoltura e la pesca. Nel suo intervento il
vice presidente vicario di Legacoop Agroalimentare ha chiesto al Pd di lavorare
per "un piano nazionale di investimenti per l'ampliamento delle superfici
irrigue, un piano di valorizzazione dei boschi e delle foreste, e forte sostegno
allo sforzo, ai sacrifici, che le imprese di pesca stanno sostenendo per
raggiungere uno sfruttamento sostenibile delle risorse del mare, ma anche per
la sua difesa dagli inquinamenti". Oltre ad adoperarsi per "rimuovere tutti gli
ostacoli normativi e burocratici che impediscono il decollo di una moderna e
efficiente acquacoltura sostenibile" e dare vita ad un "piano per la
rigenerazione della fertilità dei terreni agricoli e contrastare i fenomeni di
desertificazione, e infine, una valutazione sull'efficacia degli attuali
strumenti di sostegno all'accesso alla terra o di ricomposizione fondiaria".
I numeri della cooperazione. Il sistema
cooperativo aggrega gran parte delle aziende agricole italiane. Le sole
cooperative associate all'Alleanza delle Cooperative Italiane - Settore
Agroalimentare sono oltre 5mila e sviluppano un fatturato complessivo e' di 34,2
miliardi di euro, il 24% del valore della produzione agroalimentare italiana.
Nel settore pesca invece le cooperative aderenti all'Alleanza delle Cooperative
Italiane sono oltre 1.500 con più di 20mila soci, e rappresentano l'80% della
base produttiva nazionale e un fatturato di oltre 1 miliardo di euro.