I Presidenti delle Centrali Cooperative al Governo: "controlli sanitari non siano tassa per il comparto alimentare"

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23 marzo 2009

"Che le imprese agricole debbano sostenere i costi per i controlli sanitari è una indiscriminata azione vessatoria nei confronti degli operatori italiani, peraltro in una situazione congiunturale per nulla favorevole: è per questo motivo che richiediamo ufficialmente una sostanziale rivisitazione del decreto legislativo 194/2008 e la sospensione dei pagamenti che le aziende sanitarie locali stanno già richiedendo alle imprese agricole". Questa è la richiesta firmata dai Presidenti delle Centrali Cooperative agricole (fedagri-confcooperative, legacoop agroalimentare, agci-agrital e unci) per denunciare la situazione di forte criticità venutasi a creare con l'introduzione del decreto legislativo 194/2008, con il quale l' Italia obbliga gli operatori del comparto alimentare a sostenere il costo dei controlli sanitari previsti dal regolamento comunitario n. 882/2004. La richiesta è contenuta in una lettera che è stata inviata a sette Ministri del Governo italiano: affari esteri; politiche europee; giustizia; economia e finanze; lavoro, salute e politiche sociali; politiche agricole, alimentari e forestali; rapporti con le regioni.

Pubblichiamo di seguito il testo integrale della lettera:

“Oggetto: Decreto Legislativo n° 194/2008 applicativo del Reg. (CE) n° 882/2004.

Le scriventi Organizzazioni richiamano la Sua attenzione sulle criticità conseguenti l’emanazione del decreto in oggetto, sia per i molteplici dubbi interpretativi che pone, sia per la non coerenza dello stesso con la norma comunitaria di riferimento, tesa a “regolamentare l’esecuzione dei controlli ufficiali finalizzati a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e alimenti onde prevenire, eliminare o ridurre i rischi per gli esseri umani e per gli animali e tutelare gli interessi dei consumatori”.

Da un’attenta lettura del Regolamento Europeo 882/2004 si evince che gli Stati membri devono organizzare dei controlli volti a verificare il rispetto della normativa in materia di mangimi, alimenti e di norme sulla salute e sul benessere animale, pertanto tutte le filiere alimentari sono strettamente coinvolte nell’applicazione del D.lgs. 194/2008.

Questo non significa, però, che debba essere fatta un’estensione del campo di applicazione del Reg. 882/04, poiché, è evidente come la “sezione 6 dell’Allegato A” del D.lgs. 194/08 sia una peculiarità tutta italiana, che pone le nostre aziende in una situazione di svantaggio competitivo rispetto alle altre imprese europee.

Relativamente all’obbligo da parte degli operatori del comparto alimentare di pagare una tariffa al fine di finanziare i controlli di cui trattasi, poiché il regolamento (art. 26) lascia allo Stato Membro la facoltà di garantirne la copertura “facendo ricorso alla fiscalità generale o stabilendo diritti o tasse”, si ritiene che la natura stessa dei controlli ufficiali avrebbe dovuto far prevalere, ancorché non esclusivamente, il ricorso alla fiscalità generale.

Infine, la tariffa per i controlli – che sarebbe più opportuno chiamare tassa per le caratteristiche che presenta – pone come già altre volte è accaduto, il dubbio sulla “imparzialità”, richiesta dal regolamento, poiché il controllore è pagato dal controllato.

Alla luce di quanto sopra, risultano alquanto discutibili le richieste di pagamento che le Aziende Sanitarie Locali hanno inviato o si accingono a fare agli operatori in virtù della scadenza esageratamente ravvicinata (31 gennaio 2009 fissata dal provvedimento), attese le carenze del decreto frutto peraltro di un discutibile quanto lacunoso percorso concertativo che ne ha distinto l’iter.

Le scriventi chiedono una sospensione dei pagamenti ed una sostanziale rivisitazione del decreto legislativo onde evitare che strumenti importanti quali sono i controlli si traducano in una indiscriminata azione vessatoria nei confronti degli operatori che vedrebbero alterate le condizioni di mercato delle proprie produzioni, peraltro, in una situazione congiunturale per nulla favorevole.

Grate per l’attenzione, le scriventi Organizzazioni assicurano ogni possibile collaborazione al superamento delle criticità evidenziate.”




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