Presentazione Rapporto 2006-2007 dell'Osservatorio sulla cooperazione agricola italiana

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Si è svolta ieri a Roma, presso la sede di Fedagri-Confocooperative, in via Torino 146, la presentazione del Rapporto 2006-2007 dell'Osservatorio sulla cooperazione agricola italiana.   Riportiamo di seguito il Comunicato Stampa di Legacoop Agroalimentare e, in allegato, le presentazioni dell'Ing. Giorgio De Rita (Amministratore delegato di Nomisma) e del Prof. Corrado Giacomini (Dipartimento di Economia dell'Università di Parma, Coordinatore Comitato Scientifico dell'Osservatorio).  

COMUNICATO STAMPA

Agroalimentare: rapporto dell’Osservatorio sulla cooperazione

Sita “ottimi risultati, ma occorrono strategie di filiera per superare le criticità  del sistema cooperativo”

Roma, 18 marzo 2009 - Sono nel complesso più che soddisfacenti i risultati emersi da Rapporto realizzato dall’Osservatorio sulla cooperazione agricola italiana (2006-2007) presentati questa mattina a Roma “ un ottimo lavoro realizzato da Nomisma, da proseguire  perché sarà ancor più importante conoscere l’evoluzione del settore alla luce dei mutamenti del quadro economico” è il commento di Luciano Sita, Presidente di Legacoop Agroalimentare che ha sottolineato l’importanza di “un impegno per implementare strategie di filiera volte a contrastare e superare alcune debolezze strutturali delle imprese cooperative agricole italiane emerse e focalizzate nel rapporto”.

“Si tratta, in particolare - ha precisato Sita- di operare per  accrescere le dimensioni medie delle imprese in modo che possano acquisire gli indispensabili livelli di competitività, attraverso politiche di innovazione ed  efficienza tecnologica e gestionale”. “E’ necessario poi – ha aggiunto il presidente di Legacoop Agroalimentare- accrescere la quota di prodotto destinata al mercato finale (GDO e dettaglio) che, come evidenzia il rapporto, non raggiunge il 20% e insieme quella destinata alle esportazioni che risulta pari solo al 7% rispetto ad una quota nazionale totale del 17%;  percentuali basse a fronte di un forte radicamento territoriale delle cooperative ( poco meno dell’82% del prodotto è conferito dai soci ) che fa di esse un veicolo importante per valorizzare il prodotto italiano di qualità”. Infine, ha aggiunto Sita “occorre focalizzare la specificità dei singoli mercati esistenti in relazione alle singole filiere”.  

“In un contesto di crisi economica che accresce i limiti e le debolezze delle imprese- ha concluso Sita-  è necessario accelerare tutte le azioni necessarie per dare sostenibilità  al  nostro sistema cooperativo e quindi al sistema produttivo del nostro Paese” .

Presentazione del Rapporto dell'Osservatorio sulla cooperazione agricola- De Rita Riflessioni e conclusioni - Giacomini


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