Kiwi: il commercio estero italiano nella stagione 2014/15

Ortofrutticolo
17 settembre 2015

Crescono esportazioni e importazioni di Kiwi nella stagione 2014/2015

Kiwi: il commercio estero italiano nella stagione 2014/15

L'andamento delle esportazioni di kiwi

Durante la stagione 2014/15 le esportazioni di kiwi italiano hanno superato le 323.000 tonnellate, con un +2% rispetto alla precedente annata. In incremento risulta anche il valore (+7%) grazie all'ottimo posizionamento del prezzo medio annuo. Molte delle principali destinazioni denotano un incremento più o meno evidente rispetto alla precedente stagione, con le sole eccezioni dei Paesi europei extra-UE28 e di quelli africani.

Il volume complessivo destinato ai Paesi dell'UE28, che costituiscono ancora il mercato prevalente, sale rispetto alle due precedenti stagioni, segnando +3%. Quasi tutti i principali paesi di sbocco hanno mostrato un segno positivo: Germania (+1%), Francia (+30%), Paesi Bassi e Regno Unito (+12%) mentre e' risultato costante il volume spedito in Spagna. Volumi leggermente ridotti al contrario in Polonia, Belgio, Austria e Lituania (in questo caso legato al minor transito verso la Russia). L'export destinato al mercato UE28 appare inferiore di circa il 15% rispetto al periodo 2009-2012, per la maggiore diversificazione delle destinazioni raggiunte dal kiwi italiano negli ultimi anni.

 Si conferma infatti in ascesa il mercato Nordamericano, con quasi 32.000 tonnellate complessive di prodotto esportato: sia Stati Uniti che Canada crescono di 5 punti percentuali sul 2013/14; oggi gli USA sono la quarta destinazione in volume e il Canada la decima.

Anche l'Estremo Oriente segna un +11% con quasi 23.000 tonnellate, il volume più elevato dello storico recente. I quantitativi passano da 16.900 a 17.400 tonnellate nel complesso di Cina, Taiwan, Hong Kong e Singapore e vedono un'espansione anche sul mercato indiano.

In Sud America, l'export italiano di kiwi segna +15%, con quasi 20.000 tonnellate in quest'ultima stagione. Prevale nettamente la destinazione Brasile, ma più prodotto e' stato spedito anche in Argentina e Colombia.

Brusca frenata, al contrario, per il complesso dei Paesi europei Extra-UE, a causa dell'embargo russo che ha comportato il dimezzamento dei quantitativi destinati a questa macro area: da 17.000 tonnellate del 2013/14 a 8.000 tonnellate del 2014/15; al lieve incremento della Svizzera si contrappone un calo della Norvegia. A onor del vero, già prima dell'embargo il trend appariva negativo per quanto riguarda le movimentazioni dirette in Russia.

Dopo la scorsa stagione caratterizzata da volumi contenuti, sono risultati in incremento i quantitativi inviati nei Paesi nel Medio Oriente che ritornano su livelli simili alle precedenti annate; prevalgono di poco Emirati Arabi rispetto ad Arabia Saudita.

Contenuta la diminuzione (-6% rispetto alla scorsa rilevazione) dell'export di kiwi verso il Nord Africa, pur rimanendo su buoni livelli; qui, i Paesi raggiunti dal kiwi italiano sono prevalentemente Egitto e Libia.

L'andamento delle importazioni di kiwi

L'import italiano di kiwi appare leggermente superiore alle 45.000 tonnellate nel 2014, in aumento del 2% rispetto al volume del 2013; sono decisamente contenuti i quantitativi del biennio 2013/14 rispetto al recente storico.

Appare forte la contrazione delle entrate del kiwi cileno in Italia, a causa della minore disponibilità interna del paese sudamericano, che flette da oltre 23.000 tonnellate a poco più di 11.000 tonnellate (-54%). Parallelamente, il prodotto neozelandese incrementa la sua presenza, salendo da 12.300 a quasi 16.400 tonnellate (+33%), un volume comunque che non si discosta dalla media delle precedenti stagioni. Nel 2014 la Nuova Zelanda e' risultata il principale fornitore di kiwi estero, "a spese" del Cile.

Il prodotto proveniente dai vicini Paesi europei ha invece registrato un notevole incremento in volume, salendo nel complesso da meno di 9.000 ad oltre 18.000 tonnellate. Nettamente elevati i quantitativi di kiwi greco, con ingresso concentrato tra ottobre e dicembre, che nel 2014 superano le 8.000 tonnellate e segnano il record storico. Volume costante sul 2013 proveniente da Belgio e in lieve incremento dai Paesi Bassi (si tratta in entrambi i casi di prodotto riesportato). Tra gli altri produttori di kiwi europei, e' entrata più merce da Spagna e Germania (prodotto riesportato). Queste variazioni rispetto al passato hanno implicato un forte calo di prodotto estero in arrivo in estate, a fronte di un netto incremento nei mesi finali dell'anno con volumi significativi nei mesi di novembre e dicembre. 

Nei primi 6 mesi del 2015 (al momento i soli dati disponibili sono di fonte Istat) riportavano volumi in entrata contenuti, segnando -8% sullo stesso periodo 2014. Nel bimestre maggio/giugno il Cile e, in misura minore, la Nuova Zelanda presentavano infatti movimentazioni inferiori al consueto.

FONTE: Fresh Plaza che ha elaborato i dati CSO




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