IMU AGRICOLA: AGRINSIEME E COPAGRI PUGLIA PROTESTANO A BARI

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10 marzo 2015

Una manifestazione convocata per riportare l'attenzione del Governo nazionale e regionale, della rappresentanza politica e dei cittadini sui tanti problemi irrisolti del settore agricolo

Sono stati diverse migliaia, secondo gli organizzatori, gli agricoltori di agrinsieme e della copagri puglia che hanno manifestato oggi in piazza prefettura a bari, per sottolineare la "sofferenza di un intero settore che sta resistendo alla crisi eppure rischia di finire soffocato da troppe e ingiuste tasse e scelte politiche sbagliate". gli agricoltori erano riuniti "sotto le bandiere bianche e verdi di copagri e agrinsieme, il coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative di confagricoltura, cia e alleanza delle cooperative italiane: tutti insieme, ed e' questa la novità di questa mobilitazione, per tutelare l'agricoltura e l'agroalimentare italiano e pugliese", si legge in un comunicato congiunto diffuso al termine della manifestazione. una delegazione dei manifestanti ha consegnato a "rappresentanti istituzionali e politici regionali", tra i quali il prefetto della città antonio NUNZIANTE ed il senatore di sel dario STEFANO, un "manifesto" in tredici punti, in cui "sono racchiusi problemi, proposte e suggerimenti del mondo agricolo pugliese: un cahier de doleances, ma anche una traccia da seguire per rilanciare un pezzo importante dell'economia". "il cuore del 'manifestò - spiegano agrinsieme e copagri - e' la 'questione fiscale', legata all'incertezza creata dall'incredibile vicenda dell'imu. ma urgono anche questioni come il ritardo nell'attuazione della riforma della politica agricola comune verso il 2020, per cui si chiede di non applicare, per questo primo anno di entrata in vigore della riforma, le penalità per non rispetto del greening. e di forte ritardo si parla anche riguardo alla definizione dei piani di sviluppo rurale, per cui le imprese agricole non possono attendere oltre misure essenziali per la gestione delle loro aziende ed e' oltremodo indispensabile intervenire con una sistematica azione di semplificazione burocratica con una decisa azione per il riordino, accorpamento e abolizione di enti e tecnostrutture operative nel settore agricolo ed agroalimentare, ormai divenuti un inutile spreco di denaro. a livello nazionale per il rafforzamento della competitività delle imprese e' strategica l'attuazione di una semplificazione amministrativa, favorendo la completa informatizzazione dei rapporti tra pubblica amministrazione, cittadini e imprese e rafforzando gli strumenti della sussidiarietà, mentre a livello regionale e' urgente snellire le pratiche dovute alla proliferazione di leggi e regolamenti regionali che hanno introdotto nuovi obblighi ed adempimenti per le aziende". nel documento si chiede un "intervento a sostegno della redditività degli agricoltori italiani, ferma ai livelli del 2005, l'eliminazione delle "riduzioni sulle agevolazioni per l'uso del gasolio in agricoltura, una drastica semplificazione sulle tematiche ambientali e sanitarie, in particolare per la vicenda xylella e le sue ripercussioni sulle attività agricole. tra gli altri temi affrontati vi e' l'impostazione e gli effetti del jobs act per il settore, che possono essere positivi a patto però di puntare sul ruolo essenziale dell'agricoltura per l'occupazione, anche con una riduzione significativa e concreta del cuneo fiscale. ed e' essenziale abolire gli indici di congruità, così come approvare un piano straordinario regionale per la messa in sicurezza del territorio con il pieno coinvolgimento delle imprese agricole e forestali, intervenire sui settori di mercato in crisi: ortofrutta, praticamente tutte le produzioni zootecniche, ma anche olio e vino, per i quali occorre rilanciare i consumi e rinsaldare le filiere dalla terra alla tavola per recuperare competitività e redditivita"'. "occorrono poi - proseguono copagri e agrinsieme - strumenti e risorse per eliminare uno dei vincoli all'efficienza del sistema agricolo pugliese, ossia la piccola dimensione delle imprese agricole e agroalimentari. aggregare e' indispensabile per affrontare la sfida dell'efficienza tecnica e dei mercati globali: il sistema cooperativo e delle op della puglia e' in grado di affrontare e vincere questa sfida ma ha bisogno di strumenti e risorse. infine, il decreto salva taranto (o salva ilva) di recente convertito in legge, nel quale all'articolo 5 e' prevista l'istituzione di un tavolo istituzionale permanente per l'adozione di un contratto istituzionale di sviluppo". per agrinsieme e copagri e' necessaria "la partecipazione del ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, come soggetto istituzionale interessato allo sviluppo territoriale dell'area", in grado di "apportare un concreto contributo al coordinamento ed all'attuazione di tutte le azioni strategiche utili allo sviluppo compatibile e sostenibile del territorio e dare un'adeguata rilevanza al settore agricolo ed agroalimentare, fondamentale per lo sviluppo dell'area di taranto", concludono le due associazioni. FONTE: Agra Press


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