TERREMOTO: LUPPI, ORGOGLIOSO DEI NOSTRI COOPERATORI. SISTEMATIZZARE BUONE PRATICHE
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"A due anni dal terremoto dell'Emilia - afferma il presidente di Legacoop agroalimentare Giovanni Luppi - il pensiero e le emozioni di quei difficili momenti sono ancora ben presenti. I volti segnati dalla paura, l'incertezza sul da farsi, l'insicurezza derivata da nuove possibili scosse distruttrici. Il territorio della mia giovinezza devastato da segni di distruzione ovunque, ed un sistema economico segnato da lutti, infortuni e blocchi produttivi". "Per molti anni ancora vedremo questi segni nel territorio, nelle opere artistiche ingabbiate dentro armature metalliche, nelle strutture prefabbricate ancora presenti in alcuni comuni del territorio, ma anche negli interventi di messa in sicurezza dei capannoni che non avevano subito danni rilevanti", prosegue Luppi, facendo notare che "si è discusso e si discute molto sulla “efficienza della ricostruzione” e sulla capacità dello Stato, della Regione e più in generale di tutta la pubblica amministrazione di dare risposte credibili in tempi certi, senza troppa burocrazia e nello stesso tempo senza il rischio di malversazioni di denaro pubblico". "A due anni dall'evento mi permetto di esprimere una valutazione molto positiva di gran parte del 'sistema Emilia’: sicuramente perché tutti si sono dati da fare per garantire il massimo nel ruolo che occupavano, e anche perché, come sempre, la qualità delle persone è elemento determinante per far andare tutto per il meglio", continua Luppi. "Come presidente di Legacoop agroalimentare sono molto orgoglioso di aver visto dei cooperatori mettere in primo piano la sopravvivenza della propria cooperativa e mettere al centro la continuità produttiva dei propri soci davanti alle proprie situazioni familiari e personali", rimarca, aggiungendo che "sono molto orgoglioso di aver visto una mobilitazione totale di tutte le forze cooperative sane per dare un contributo reale a chi era in forte difficoltà denotando anche una notevole dose di immaginazione e creatività". "Non voglio svilire, con un eccesso di complimenti, le nostre abitudini di comunità che lavora e che cerca sempre di risolvere i problemi senza attendere troppi aiuti dall'esterno, però l'anniversario non può trascorrere senza una riflessione finale. Il terremoto è stato un'esperienza terribile per il nostro territorio, e ad esso si sono anche sovrapposti e susseguiti siccità, tornado e alluvione. Non possiamo pensare che il nostro Paese
FONTE: AGRA PRESS