OLIO D'OLIVA: AGRINSIEME PARTECIPA A INCONTRO COPA COGECA A BRUXELLES

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20 settembre 2013

Agrinsieme, il coordinamento che riunisce Cia-confederazione italiana agricoltori, Confagricoltura, e Alleanza delle Cooperative - informa un comunicato diffuso oggi - ha partecipato all'incontro "verso una migliore comprensione del consumo di olio di oliva", organizzato dal Copa Cogeca al Parlamento europeo, per "richiamare l'attenzione delle istituzioni europee sulla necessità di tutelare le norme per la etichettatura degli oli di oliva". "Abbiamo sollecitato gli europarlamentari e la Commissione a riprendere il testo del regolamento comunitario sull'etichettatura degli oli che era stato bloccato nel maggio scorso", afferma il coordinamento, che manda un "ringraziamento all'onorevole Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), che ha rappresentato l'Italia, per la cura e l'impegno che il nostro Paese rivolge a favore della conferma della norma a tutela della qualità nel regolamento comunitario". "L'ultima proposta di regolamento comunitario sull'etichettatura degli oli - ricorda Agrinsieme - aveva introdotto il divieto di utilizzo di oliere non etichettate e l'obbligo di apporre il tappo anti rabbocco alle bottiglie di olio per il consumo negli  alberghi, ristoranti e bar. L'obiettivo era quello di assicurare che i consumatori fossero adeguatamente informati sulla qualità dell'olio di oliva che consumano e che i produttori fossero tutelati contro l'uso improprio effettuato nei canali horeca delle bottiglie rabboccabili. Tuttavia - prosegue il comunicato - l'iter di approvazione del regolamento, nonostante la valutazione positiva in comitato di gestione di ben quindici Paesi membri su ventisette, è stato invece interrotto per approfondire ulteriormente la questione e discuterne con ristoratori consumatori e produttori; anche a seguito delle pressioni politiche di alcuni  paesi consumatori". "L'approvazione del regolamento così come è stato proposto dai servizi della commissione è fondamentale per il nostro settore", sottolinea Agrinsieme, evidenziando l'importanza di "evitare che il Commissario scelga più comodamente di stralciare la norma dal regolamento e lasciare agli Stati membri eventualmente di legiferare in merito". "Il settore olivicolo è strategico per il nostro Paese, che ha un ruolo rilevantissimo in ambito europeo e mondiale. L'Italia, infatti, è il secondo produttore europeo (e quindi mondiale) di olio di oliva dopo la Spagna ed il primo Paese esportatore verso i paesi extra UE. Gli italiani sono anche quelli primi in quanto a consumi, con circa 600 mila tonnellate di olio di oliva utilizzate ogni anno sulle tavole dello stivale", conclude il comunicato. FONTE: Agra Press


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