Gli agricoltori e le cooperative agricole dell'UE approvano un'importante dichiarazione a favore di un solido bilancio 2014-2020 per una forte PAC

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27 febbraio 2013

Gli agricoltori e le cooperative agricole di tutta l'Europa oggi riuniti a Bruxelles hanno approvato un'importante dichiarazione per chiedere una forte politica agricola comune (PAC), sostenuta da un solido bilancio europeo per il periodo 2014-2020. Ulteriori tagli alla spesa minerebbero la sicurezza alimentare, la crescita e l'occupazione nelle zone rurali dell'UE. Tale iniziativa è stata presa in vista della decisione sul futuro bilancio dell'UE per il periodo 2014-2020 che i capi di Stato e di governo dovrebbero prendere a Bruxelles il 7-8 febbraio. Una decisione celere è essenziale per porre fine alle incertezze cui sono confrontati gli agricoltori.

All'atto della firma della dichiarazione, che ha visto la partecipazione di oltre 400 rappresentanti degli agricoltori e delle cooperative agricole dell'UE, il Presidente del Copa, Gerd Sonnleitner, ha ricordato che "l'attuale PAC costa meno dell'1% della spesa pubblica complessiva dell'UE. In cambio, però, essa reca enormi benefici ai 500 milioni di cittadini dell'UE. In particolare, essa fornisce ai consumatori un approvvigionamento alimentare sicuro, sufficiente e di qualità a prezzi abbordabili e garantisce un posto di lavoro a 26 milioni di persone nelle aziende agricole e ad altri 10 milioni nei settori correlati, per lo più nelle zone rurali dell'UE. Essa assicura inoltre una campagna ricca di attrattive, poiché gli agricoltori e i silvicoltori si prendono cura dei tre quarti del territorio dell'UE. Tuttavia, gli agricoltori di tutto il mondo devono far fronte a grandissime difficoltà: il cambiamento climatico provoca tempeste più violente, periodi di siccità  più lunghi e modifiche dei periodi vegetativi. Gli agricoltori e le cooperative agricole sono i primi ad affrontare tali maggiori rischi. Senza la PAC, anche i consumatori ne subirebbero le conseguenze. La sicurezza alimentare non può più essere data per scontata. Un settore strategico come quello dell'agricoltura richiede una politica strategica. Non è questo il momento di indebolire la PAC. Ora più che mai, abbiamo bisogno di una PAC forte e sostenuta da un solido bilancio. Il bilancio della PAC non va tagliato. Gli agricoltori di tutta l'Europa chiedono all'unisono un bilancio solido per la PAC. Sono intraprese azioni in tutta l'Europa".

Il Vicepresidente della Cogeca, Antónia Figueiredo, ha aggiunto: “I costi di produzione, che sono in aumento e a malapena coprono i prezzi di mercato, colpiscono duramente gli agricoltori e le cooperative agricole. Un altro grande problema cui sono confrontati è rappresentato dalla volatilità di mercato, che è accompagnata da pratiche sleali, abusive e sbilanciate nella catena alimentare. Per rispondere a tutto ciò necessitiamo di soluzioni diverse e concepite su misura,  che sono da ricercare nella PAC, tanto nel primo quanto nel secondo pilastro. Dobbiamo rendere l'agricoltura ancora più efficiente, redditizia e moderna. Occorre aiutare gli agricoltori nei loro investimenti onde consentire loro di diventare più efficienti, apportando così un contributo positivo all'ambiente e riducendo i costi. Ci serve un buon accordo sul bilancio per garantire una PAC forte. Dobbiamo porre fine alle incertezze che gravano sugli agricoltori, e a tal fine è necessario trovare rapidamente un accordo”.

In conclusione, il sig. Sonnleitner e la sig.ra Figueiredo hanno esortato i capi di Stato e di governo, gli eurodeputati e la Commissione europea a mantenere l'attuale livello di bilancio per la PAC nel periodo 2014-2020. Senza una PAC forte, aumenterebbe la disoccupazione nelle zone rurali dell'UE, con il rischio di aggravare l'attuale crisi economica. “Alle istituzioni dell’UE deve essere lanciato un chiaro segnale affinché si gettino le basi di una politica agricola sostenibile che assicuri un futuro prospero alle famiglie di agricoltori”.




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