Visita del Ministro Catania in Emilia Romagna, grande e condivisa voglia di ripartire

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4 settembre 2012

Al termine della sua visita in Emilia Romagna, il Ministro delle politiche agricole Mario Catania ha dichiarato che "questi due giorni in Emilia mi sono stati molto utili per rendermi conto di persona di quale fosse la situazione del settore agroalimentare, colpito qui così severamente prima dal terremoto e poi dalla siccità. Mi sono reso conto - ha detto Catania - che al grande impegno per ripartire delle imprese è corrisposta da parte delle amministrazioni locali un'azione importante. Inoltre ho constatato che c'è una generale condivisione da parte degli operatori sui provvedimenti legislativi che il governo ha messo in campo per la ricostruzione". Il Ministro - rende noto il Mipaaf - si è recato nel modenese in "una delle aziende colpite dal sisma, che sta faticosamente riuscendo a rimettere in funzione i suoi impianti. Accompagnato dall'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni, dal sindaco di Bomporto Alberto Borghi e dal Presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini, il Ministro - comunica il ministero - ha quindi incontrato alcuni rappresentanti del comparto agroalimentare della zona". "Per quanto riguarda il nostro settore - ha aggiunto Catania - oltre all'anticipo dei fondi PAC, abbiamo messo in campo 135 milioni di euro dei piani di sviluppo rurale e personale del ministero, che ci era stato richiesto dalla Regione per evadere velocemente le centinaia di pratiche riguardanti il sisma. Quanto al riconoscimento da parte dell'UE del terremoto come causa di forza maggiore, sono fiducioso. Da parte della Commissione e dell'Unione - ha fatto notare il Ministro - c'è un atteggiamento di comprensione nei confronti della situazione in cui versano le aziende emiliane colpite dal terremoto. Per quanto riguarda la siccità - ha proseguito - è importante che oltre che alle misure per il ristoro parziale immediato si imposti una politica di lungo periodo che ponga al centro il tema delle risorse idriche, senza dubbio una delle questioni centrali che deve essere affrontata guardando al futuro economico e allo sviluppo sostenibile del nostro paese. Un modello che - ha concluso Catania - torni ad attribuire all'agricoltura un ruolo di primo piano". FONTE: Agra Press


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