MIPAAF: Catania, nasce il registro delle lobby e l'unita' per la trasparenza

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3 febbraio 2012

Il Ministero delle Politiche agricole, primo fra i dicasteri italiani, sta per varare un provvedimento che regola i rapporti tra pubblica amministrazione e lobby. Lo ha annunciato oggi in una conferenza stampa il Ministro delle politiche agricole Mario Catania, spiegando che quello del rapporto con le lobby, in una società complessa com'è la nostra, "è un tema cruciale", trattandosi di "un terreno insidiosissimo, in cui il confine tra lecito e non lecito è molto sottile". Peraltro, è "un problema che tende ad acuirsi" essendoci "sempre più interessi lobbystici che interagiscono con l'amministrazione". Obiettivo del decreto ministeriale che sarà varato - ha aggiunto - è contemperare questa realtà nella massima trasparenza. A questo scopo - ha spiegato Catania - sarà istituito un registro dei lobbyisti, in cui saranno inseriti tutti coloro i quali vogliano dire la loro sulla normativa che il Ministero prepara. La definizione di lobbyisti - ha detto Catania - sarà la "più ampia possibile". Sebbene sia evidente la "chiara differenza" tra una organizzazione agricola o della pesca e la rappresentanza di un interesse particolare, tipo quello di un'industria o di un gruppo di industrie, o anche associazioni ambientaliste e dei consumatori, "sarebbe stato estremamente difficile, dal punto di vista giuridico" separare chi avesse titolo e chi no a intervenire nella procedura. Resteranno comunque immutati i normali canali della concertazione - ha precisato - il decreto regolamenta ipotesi distinte dalla concertazione istituzionale. Sarà quindi creata un'apposita "unità per la trasparenza" all'interno del Mipaaf la quale, ogni qualvolta il ministero intenda varare leggi o regolamenti, ne darà comunicato a tutto il mondo lobbystico, dando il via ad un processo trasparente di consultazione in cui i rappresentanti di interessi potranno presentare il proprio punto di vista. Al termine della procedura, sarà messa a punto un'analisi di impatto della regolamentazione (air) che darà conto di questi contributi e renderà così evidente quali sono stati accolti e quali no. Catania ha tenuto a sottolineare "l'orgoglio" per il fatto che il Mipaaf sia stato il primo a dotarsi di questo strumento, "che immagino possa servire da modello ad altre amministrazioni". Il Ministro ha anche precisato che l'istituzione dell'unità per la trasparenza avverrà a costo zero: eventuali collaboratori esterni al Mipaaf parteciperanno a titolo gratuito. Quella del costo zero è una condizione sine qua non in un periodo come questo di rigore finanziario, ha sottolineato. In questa nuova procedura, comunque, "i ruoli restano sempre quelli che la legislazione italiana prevede e il Ministero si riserva il diritto dovere di decidere, ma - ha concluso Catania - intende farlo nel modo più trasparente possibile e questo approccio lo consente".


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