GIORNATA DELLE FORESTE, MECACCI: FONDAMENTALE IL RUOLO DELLE COOPERATIVE

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21 marzo 2025

Giornata Internazionale delle Foreste: necessità di politiche di sostegno e investimenti nella gestione forestale sostenibile, per garantire la salute delle foreste e il benessere delle comunità

  Ruolo fondamentale delle cooperative forestali nella tutela e gestione sostenibile

Patrizio Mecacci (settore Forestale Legacoop Agroalimentare): "Bene lo scorrimento delle graduatorie nei Contratti di filiera forestale. Adesso si convochi il Tavolo filiera legno"

 

ROMA, 21 marzo 2025 Le cooperative forestali sono un pilastro per la transizione ecologica, ma richiedono politiche di sostegno: dove operano, aumentano resilienza economica e tutela ambientale. Nella Giornata Internazionale delle Foreste, oggi 21 marzo, emerge forte il ruolo fondamentale delle cooperative forestali nella tutela e gestione sostenibile.

Ed e' una occasione per riflettere sull'importanza delle foreste per l'ambiente, l'economia e le comunità locali. In questo contesto, le cooperative forestali svolgono un ruolo cruciale nella gestione sostenibile delle risorse boschive, garantendo tutela ambientale e sviluppo socioeconomico nei territori montani e rurali.

Le foreste contribuiscono in modo determinante alla lotta contro il cambiamento climatico. Tuttavia, senza una gestione attenta e responsabile, il rischio di degrado e abbandono e' elevato, con le conseguenze catastrofiche che sono sotto gli occhi di tutti. È qui che entrano in gioco le cooperative forestali: imprese radicate nel territorio, che combinano sostenibilità, innovazione e lavoro locale.

Il ruolo delle cooperative forestali. Si occupano di

  • Gestione sostenibile dei boschi, attraverso pratiche di selvicoltura responsabile che garantiscono il rinnovamento delle foreste.
  • Prevenzione degli incendi e dissesto idrogeologico, con interventi di manutenzione del territorio, pulizia dei sottoboschi e messa in sicurezza.
  • Filiera del legno locale e bioeconomia, promuovendo l'uso del legname certificato e sostenibile per la produzione di mobili, energia e materiali da costruzione.
  • Tutela della biodiversità, proteggendo gli ecosistemi forestali e favorendo la coesistenza tra attività umane e natura.
  • Opportunità di lavoro e sviluppo nelle aree interne, contrastando lo spopolamento e valorizzando il sapere artigianale e tecnico legato alla gestione del bosco.

In questa occasione, Legacoop richiama l'attenzione delle istituzioni sulla necessità di politiche di sostegno e investimenti nella gestione forestale sostenibile, per garantire la salute delle foreste e il benessere delle comunità.

"Le foreste sono un bene comune fondamentale. Investire nella loro cura significa investire nel futuro del pianeta e delle nuove generazioni, oltre a favorire la prevenzione dal dissesto idrogeologico, un fenomeno che anche in questi giorni sta mettendo a dura prova tutto il Paese", sottolinea Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare.

"Salutiamo positivamente lo scorrimento delle graduatorie nei Contratti di Filiera Forestale emanato pochi giorni fa dalla Direzione dell'Economia Montana e delle Foreste. Le cooperative risponderanno a questa opportunità valorizzando una stagione di innovazione e di investimenti. Auspichiamo, inoltre, la convocazione del Tavolo filiera legno istituito presso il Masaf, per riprendere un lavoro di concertazione e di crescita utile a tutto il settore" sostiene Patrizio Mecacci, responsabile del settore forestale di Legacoop Agroalimentare".

In Europa oltre il 50% delle foreste e' gestito da piccoli proprietari, con cooperative che contribuiscono al 30% della produzione legnosa dell'Ue (EFI, 2021). In Italia sono circa 1.200 le cooperative forestali che generano 1,2 miliardi di euro annui, con un impiego diretto di 15.000 persone. Se si guarda all'estero, negli Stati Uniti il 40% dei boschi privati e' affiliato a cooperative come la National Woodland Owners Association con un aumento del 18% della redditività per i soci.

Tra i vantaggi non di poco conto sono quelli sociali. In Scandinavia, per esempio, le cooperative garantiscono stipendi del 25% superiori alla media del settore forestale, in Svezia le cooperative gestiscono il 60% delle foreste certificate FSC, riducendo la deforestazione illegale del 45%. Da non sottovalutare il fatto che le foreste gestite da cooperative sequestrano il 20% in più di COâ‚‚ rispetto a quelle private non organizzate. Tra le criticità. solo il 15% delle cooperative nei Paesi in via di sviluppo riceve prestiti agevolati mentre in Italia, il 40% delle cooperative segnala ritardi superiori 6 mesi nelle autorizzazioni forestali

 




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