Nuova vittoria degli apicoltori: il Consiglio di Stato respinge il ricorso delle multinazionali della chimica

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9 gennaio 2009

I colossi dell’agrochimica inciampano ancora una volta nella piccola ape e nei suoi custodi: gli apicoltori organizzati e determinati a difendere api e ambiente. Un bel regalo di Natale e un buon auspicio per gli anni a venire per api, insetti utili, ambiente e agricoltura compatibile e duratura.

Nella sessione del 19 dicembre il Consiglio di Stato ha infatti preso in esame il ricorso presentato dalle multinazionali dell’agrochimica Bayer, BASF e Syngenta per ottenere il ritiro immediato del decreto di sospensione dei concianti neonicotinoidi per il mais del 17 settembre 2008. Ricorso che è stato respinto, accogliendone solo una delle obiezioni formali, cui i responsabili ministeriali potranno fare fronte adempiendo a quanto prescrive la procedura. Come avvenuto dinanzi al Tar del Lazio, anche in questo caso le ragioni dell’apicoltura sono state portate avanti in prima persona dalle organizzazioni degli apicoltori.

Oltre all’impudente e sistematica falsificazione rispetto a quanto evidenziato e accertato scientificamente in campo, oltre a presentare come indispensabili di pesticidi neurotossici di assai dubbia utilità se non per i profitti di chi li vende, oltre alla indecente richiesta di danni (la sola Bayer chiede ben 15 milioni di Euro), le obiezioni dei legali dei tre colossi della chimica si sono incentrate su alcuni vizi procedurali da parte del Ministero della Salute: la notifica del procedimento all’Agrofarma in luogo che alle ditte interessate e la mancanza di un periodo temporale del provvedimento.

U.N.A.API. e CONAPI si sono costituti a fianco del Ministero in giudizio per la difesa e la sopravvivenza dell’apicoltura, quali unici contro interessati. Le due associazioni apistiche hanno predisposto un dossier documentale riassuntivo della intera vicenda ai fini della migliore predisposizione degli atti legali e delle azioni giudiziarie (che sarà presto pubblico). L’avvocato Costantini ha quindi redatto e depositato un approfondito e assai ben motivato atto di costituzione in giudizio quale presupposto dello svolgimento dibattimentale.




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